Fare engagement è da sempre stato un obiettivo importante della comunicazione. Ma come si cattura oggi l’attenzione di uno spettatore sempre più evoluto, complice la digitalizzazione? Lo abbiamo chiesto a Gabriele Pozzi, Managing Director di Jakala, società di martech che da tempo si è fatta portavoce del concetto di “engagement ecosystem”.
«Ogni persona ha i suoi interessi – ci ha spiegato Pozzi – e di conseguenza se riusciamo a capirli possiamo essere ancora più efficaci nell’ingaggiare il consumatore. Tutto parte dalla comprensione del dato: sulla base di questo il brand può essere messo nella posizione di rendere ancora più interessanti per il consumatore le sue iniziative di engagement. Una volta compresi gli interessi del cliente, servono poi delle piattaforme dedicate, che riescano a raccontare contenuti specifici su queste aree di interesse. A tal fine, in Jakala creiamo delle aree verticali all’interno dei programmi di engagement, che servono a fornire contenuti aggiuntivi ai clienti per guidarli all’interno dei canali digitali delle aziende a determinate offerte.»
«Questo approccio – aggiunge il manager – consiste in una reale evoluzione dell’engagement per i brand: non solo questi potranno fare proposte specifiche pertinenti con le aree di interesse dei consumatori, ma potranno anche fare evolvere i loro programmi di loyalty e creare delle subscription, con contenuti esclusivi di interesse a pagamento.»
In apertura dell'articolo il video completo dell'intervista.