Continua l’espansione del business di The Trade Desk, una delle più importanti DSP indipendenti nel panorama internazionale del programmatic advertising.
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La società di cui è ceo Jeff Green ha chiuso il primo trimestre 2021 con un fatturato di 219,8 milioni di dollari e un margine operativo adjusted di 70,5 milioni di dollari, pari al 32% dei ricavi. Per The Trade Desk quest’ultimo è un risultato da record, sia su base assoluta come percentuale dei ricavi.
Trainante è la crescita dei ricavi legati al business pubblicitario sulle Tv Connesse, raddoppiati in un anno. Anche guardando ai prossimi mesi, le prospettive appaiono solide. The Trade Desk, che vanta una fidelizzazione dei clienti pari al 95%, prevede un fatturato compreso tra 259 milioni e 262 milioni per il prossimo trimestre, con un balzo dell’86% rispetto al secondo trimestre del 2020 (quando la spesa pubblicitaria è crollata a causa della pandemia).
Basata in California nella città di Ventura, The Trade Desk ha vari uffici in Nord America, Asia Pacifico e Europa. Per quanto riguarda il vecchio continente, uno dei mercati di prossima apertura dovrebbe essere l’Italia: è in corso, infatti, la ricerca di un country manager per il nostro mercato tra i cui compiti c’è anche, secondo quanto riportato nella job description pubblicata su Linkedin, quello di aprire in futuro un ufficio a Milano, in tempi che presumibilmente dipendono anche dall’evoluzione della pandemia.
Intanto, The Trade Desk si prepara al suo più grande
aggiornamento di piattaforma mai realizzato, che sarà rilasciato più avanti quest’anno. La nuova versione della piattaforma, soprannominata
Solimar, permetterà agli investitori pubblicitari di specificare gli obiettivi di marketing nelle prime fasi del processo di configurazione delle campagne pubblicitarie, in modo che la DSP potrà ottimizzare meglio l’erogazione in base ai KPI definiti. Anche l'interfaccia utente sarà più semplice.