Maria Carla Sanna, Strategic Client Director di Toluna
Toluna, tra le principali realtà nelle ricerche di mercato, ha presentato i risultati di una ricerca dedicata alla percezione e all’uso dell’intelligenza artificiale nel settore delle ricerche di mercato in Italia. L’indagine, condotta su un campione di professionisti del marketing e della comunicazione, evidenzia come l’IA sia ormai conosciuta da quasi la totalità degli operatori (90%), ma utilizzata regolarmente solo da una minoranza (20%). La tecnologia viene impiegata soprattutto per attività come sintesi, traduzioni e presentazioni.
Per quanto riguarda le indagini di mercato, il 31% dei rispondenti dichiara di fare uso dell’IA in modo saltuario, mentre solo il 3% ne fa un uso frequente. Le applicazioni più comuni riguardano l’analisi del sentiment (58%), l’analisi di dati e trend (50%) e il monitoraggio di feedback e recensioni (50%).
Tra i principali freni all’adozione emergono l’assenza di validazioni (30%), le difficoltà di integrazione nei processi esistenti (30%), la mancanza di competenze interne (26%) e la percezione di non essere pronti al cambiamento (26%). Nonostante queste barriere, il 51% degli intervistati si dichiara intenzionato a sperimentare l’IA in futuro, soprattutto per attività legate all’analisi dei dati, alle previsioni di vendita, all’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie e all’analisi dei feedback.
L’indagine evidenzia inoltre i criteri principali nella scelta degli istituti per ricerche supportate dall’IA: la competenza specifica in materia (58%), la possibilità di ricevere supporto da parte di un ricercatore (58%), la qualità e l’innovazione delle soluzioni (50%) e l’affidabilità degli insight (50%).
Infine, i professionisti si aspettano dall’intelligenza artificiale soluzioni agili e facili da implementare (56%), affidabilità e qualità dei dati (49%), velocità nell’esecuzione e nella consegna dei risultati (40%), personalizzazione (34%) e maggiore efficienza (31%).
Maria Carla Sanna, Strategic Client Director di Toluna dichiara: "Sebbene non manchino incertezze e diffidenze, il mercato si dimostra disposto a sperimentare e noi con lui: l’IA è una parte sempre più integrante delle nostre soluzioni di ricerca e continuiamo a investire in test e prototipi, spinti dalla volontà di sfruttare al meglio le enormi potenzialità di questa tecnologia per restituire insight rapidi e affidabili".