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18/11/2025
di Mario Mancuso

Fiera Milano lancia la campagna social “Non vediamo l’ora” dedicata a Milano Cortina 2026

Il progetto accompagna l'avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali con uno storytelling ironico incentrato sul ruolo del quartiere fieristico come sede di gara

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Fiera Milano ha presentato "Non vediamo l’ora", la nuova campagna social ideata per celebrare l'avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026. L'iniziativa ha l'obiettivo di raccontare il ruolo del quartiere fieristico, designato come sede ufficiale delle competizioni di ice hockey e speed skating.

Il concept creativo si basa sull'attesa per l'evento e immagina che l'atmosfera olimpica sia già percepibile all'interno dei padiglioni. Il fulcro del progetto è un video "hero" di circa quaranta secondi ambientato in uno spazio apparentemente immobile, dove un custode indaga su rumori sospetti. La narrazione rivela con tono ironico che alcuni atleti, non potendo attendere l'inizio ufficiale dei Giochi, si sono introdotti negli spazi espositivi per allenarsi in anticipo. Il video si conclude con il messaggio istituzionale: “Non vediamo l’ora dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026”.

La pianificazione prevede un ecosistema di contenuti video e fotografici destinati ai canali social di Fiera Milano, strutturati per accompagnare il pubblico fino all'apertura della manifestazione. Oltre al filmato principale, il piano editoriale comprende un teaser, due versioni brevi del video hero e una serie di contenuti multisoggetto che verranno rilasciati prima e durante le Olimpiadi, mantenendo la figura del custode come filo conduttore della storia.

La campagna è stata progettata per sostenere "il racconto del legame tra Fiera Milano e le discipline olimpiche che ospiterà", utilizzando un linguaggio pop per valorizzare il quartiere come futura arena sportiva internazionale. Il progetto tocca anche il tema della legacy post-olimpica: le aree allestite per le competizioni sono destinate a trasformarsi successivamente in palcoscenici per nuovi format di intrattenimento ed eventi aperti alla città.

 

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