Promuovere il benessere psicologico, prevenire il disagio mentale e abbattere lo stigma che ancora circonda la salute mentale adolescenziale: sono questi gli obiettivi della nuova campagna sociale dell’associazione non profit C’è Da Fare ETS – fondata da Paolo Kessisoglu e Silvia Rocchi e impegnata nel sostegno psicologico e neuropsichiatrico di adolescenti in difficoltà –, on air dal 24 al 30 agosto sulle reti Mediaset grazie al supporto dell’ente filantropico Mediafriends.
Lo spot veicola un messaggio di sensibilizzazione e responsabilità civile, invitando a prestare attenzione a un tema che riguarda sempre più giovani e intere famiglie in tutta Italia.
“Ascoltare è il primo passo, aiutare è il secondo” racconta il video, che ha la volontà di informare e contribuire a superare lo stigma che ancora oggi accompagna il disagio psicologico giovanile, promuovendo una cultura della prevenzione e dell’ascolto.
A prestare la voce allo spot è Paolo Kessisoglu, che è allo stesso tempo regista del progetto nato da un’idea condivisa con Alessio Piceno, Responsabile della Comunicazione di C’è Da Fare. Un lavoro a quattro mani nato dalla volontà di proporre a un pubblico più ampio possibile un concetto chiave: un dolore invisibile non è un dolore inesistente.
Tale narrazione delicata ma impattante è stata interpretata con sensibilità dagli allievi dell’Accademia09, che hanno fin da subito accolto il progetto con entusiasmo: Eugenia Bertirotti nel ruolo della madre, Paolo Oggionni come padre e Matteo Setti nelle vesti del figlio. Il trucco è a cura di Silvia Martino e Valeria Coppo.
Il progetto è stato realizzato con il contributo della casa di produzione Zampediverse, che da oltre un anno affianca C’è Da Fare nella documentazione video-fotografica degli eventi promossi dall’associazione.