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22/01/2021
di Caterina Varpi

Il programma di Unilever per una società inclusiva e il suo impatto sulla pubblicità

La multinazionale si impegna a superare gli stereotipi proposti dalla pubblicità

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Unilever ha annunciato l’avvio di un programma di attività dedicate alla creazione di una società più equa e inclusiva attraverso il miglioramento degli standard di vita delle persone e delle aziende che operano lungo la propria catena del valore, attraverso il supporto all'inclusività e la preparazione per il lavoro del futuro. 

In questo progetto, un posto di rilievo è riservato anche alla comunicazione e alla pubblicità. Infatti, la multinazionale, che starebbe per avviare una gara media globale, si impegna ad eliminare gli stereotipi dalle campagne dedicate ai suoi marchi, tra cui figurano Calvè, Knorr, Ciff e Algida, e a coinvogere anche fornitori che annoverino persone di diversa provenienza: "Per favorire questo cambiamento, intendiamo anche utilizzare la forza dei nostri brand e la nostra posizione di secondo principale inserzionista al mondo. Vogliamo aumentare il numero di pubblicità che coinvolgano le persone appartenenti ai diversi gruppi, sia sullo schermo che dietro la telecamera. Contribuiremo a superare la prevalenza degli stereotipi proposti dalla pubblicità, promuovendo una rappresentazione più inclusiva delle persone", si legge nella nota del gruppo.


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Il progetto a favore dell'inclusione andrà, come anticipato sopra, anche a cambiare il rapporto con i fornitori del gruppo: "Il nostro lavoro di promozione della diversità e dell’inclusione andrà oltre le nostre persone e le operazioni della nostra azienda, grazie a un investimento di 2 miliardi di euro all’anno a favore di diversi fornitori entro il 2025. Si tratta di piccole e medie imprese di proprietà e gestite da donne, minoranze razziali, persone con disabilità e soggetti appartenenti alla comunità LGBTQI+. Oltre all’investimento, supporteremo queste attività con un nuovo programma di sviluppo dei fornitori, che offrirà competenze, finanziamenti e opportunità di networking. Promuoveremo la diversità dei fornitori nell’intera catena del valore, incoraggiandoli a tutelare la diversità dei rispettivi partner".

In generale, Unilever sta lottando per una maggiore inclusività su più fronti. Le principali attività annunciate della multinazionale per l'inclusione prevedono di: offrire alle persone che forniscono beni e servizi all’azienda un salario o reddito adeguato entro il 2030; creare nuovi modelli di occupazione pionieristici per i dipendenti; offrire a 10 milioni di giovani entro il 2030 delle competenze di base per la preparazione al mondo del lavoro.

Le parole del Ceo, Alan Jope

"Il mondo deve risolvere soprattutto i problemi legati al cambiamento climatico - afferma Alan Jope, Ceo di Unilever - e alla disuguaglianza sociale. L'anno trascorso ha indubbiamente ampliato il divario sociale. Pertanto, è necessaria un'azione decisa e collettiva per creare una società che contribuisca al miglioramento dei mezzi di sostentamento, abbracci la diversità, coltivi il talento e offra opportunità per tutti. Siamo convinti che queste iniziative possano rendere Unilever un'azienda migliore, più forte e pronta ad affrontare gli enormi cambiamenti sociali in atto, che saranno sempre più veloci. Una società sana è la base per un business fiorente”.

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