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Content Creation

Silvio De Rossi
a cura di Silvio De Rossi

Content Creator e Influencer, collabora con i più importanti Brand del panorama automotive e non solo. Founder di Stylology.it, nel suo passato Televideo Rai e Mediavideo, i veri antenati di internet. E’ stato responsabile editoriale di Blogosfere.it, partecipando al successo del network di blog più grande d’Italia. In seguito è stato direttore responsabile di Leonardo.it. Si occupa di produzioni foto e video con particolare attenzione ai format più adatti ai social network.

15/09/2025

Nano Banana: l’AI di Google che ridefinisce la creatività visiva

Il nome fa sorridere, ma nasconde un mondo nuovo. Parlo di Nano Banana: firmato da Google promette di cambiare per sempre il nostro mondo della fotografia. E non solo

Negli ultimi mesi l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante nel mondo dell’editing. Nano Banana rappresenta una delle novità più interessanti: combinando facilità d’uso e qualità professionale, è in grado di trasformare immagini con prompt testuali in tempo reale, con una fluidità che fino a poco tempo fa apparteneva solo a motion designer e professionisti esperti.

Il nome leggero nasconde il modello Gemini 2.5 Flash Image, parte dell’ecosistema Gemini e già integrato in piattaforme come ImagineArt. Con poche istruzioni testuali permette di cancellare elementi, cambiare sfondi, inserire nuovi oggetti coerenti con la scena o trasformare un ambiente intero nel logo di un’azienda. Tutto senza dover ricorrere a software complessi o competenze tecniche avanzate.

Un mercato in crescita vertiginosa

Nano Banana arriva in un contesto in piena espansione. Secondo Grand View Research, il giro d’affari legato agli AI image generator valeva circa 350 milioni di dollari nel 2023 e supererà il miliardo entro il 2030, con un tasso di crescita annuo del 17,7%. Altre previsioni parlano di un balzo da 8,7 miliardi nel 2024 a oltre 60 miliardi nel 2030. A livello generale, l’intero mercato dell’intelligenza artificiale muove oggi 391 miliardi di dollari e potrebbe raggiungere 1,8 trilioni entro il 2030.

La produzione di immagini generate da AI è già impressionante: dal 2022 a oggi se ne stimano oltre 15 miliardi, con una media di 34 milioni al giorno. Piattaforme come Midjourney ricevono decine di migliaia di prompt quotidiani e registrano 23 mila nuovi utenti ogni giorno. OpenAI, con l’integrazione della generazione di immagini in ChatGPT, ha dichiarato che dal marzo 2025 gli utenti hanno già prodotto oltre 700 milioni di contenuti visivi. Anche realtà meno note crescono rapidamente: Civitai ha superato i 23 milioni di accessi mensili, Lightricks conta 50 milioni di utenti al mese e Fotor ha oltre 800 milioni di utilizzatori in più di 200 paesi.

La forza della coerenza visiva

Il vero punto di forza di Nano Banana è la capacità di mantenere una coerenza visiva elevata. Non si limita a sostituire un oggetto, ma ricalcola luci, prospettive e texture per un risultato naturale. Si può immaginare, ad esempio, una foto di una camera da letto con una carta da parati che si dissolve fino a trasformarsi in un’astrazione digitale e infine nel logo di un brand, con una transizione fluida ed elegante. Un processo che fino a ieri richiedeva tempo e software complessi, oggi diventa un click.

Per creativi, marketer e agenzie questo significa varianti visive immediate, adattamento delle campagne a mercati diversi senza nuovi shooting, riduzione dei costi e maggiore velocità. Ma se tutti possono ottenere immagini professionali senza sforzo, come si distingueranno i professionisti? La risposta non sta nello strumento, ma nella visione: sarà la capacità di raccontare storie a fare la differenza.


Limiti e questioni aperte

Non mancano però le criticità. Alcuni utenti segnalano risultati inconsistenti o modifiche non applicate correttamente. E resta aperta la questione della proprietà intellettuale: se un brand utilizza immagini generate dall’AI, chi ne detiene i diritti? Un terreno che richiederà regole rapide per evitare un far west creativo.

Un cambio di paradigma

Nano Banana non è solo un tool, ma il simbolo di un cambio di paradigma. L’immagine diventa un linguaggio fluido, manipolabile in tempo reale e accessibile a tutti. Per chi lavora nella comunicazione, la sfida sarà integrare questa velocità nei processi creativi senza sacrificare la qualità narrativa. Perché la tecnologia può moltiplicare le possibilità, ma la differenza continuerà a farla la forza delle idee.