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26/04/2021
di Lorenzo Mosciatti

Publicis Groupe Italia annuncia il nuovo leadership team, ricavi a +21,7% e “acquisizioni in ambiti strategici”

A guidare il gruppo francese nel nostro paese sono Roberto Leonelli, Andrea Di Fonzo e Bruno Bertelli. La società dà il via ad un piano di assunzioni di oltre 150 persone

Bruno Bertelli,  Andrea Di Fonzo e Roberto Leonelli

Bruno Bertelli, Andrea Di Fonzo e Roberto Leonelli

Publicis Groupe Italia annuncia il nuovo leadership team, chiude il primo trimestre dell’anno con un fatturato in aumento del 21,7% e annuncia un piano di espansione delle attività anche attraverso acquisizioni. 

“A seguito della pandemia, in pochi mesi è accaduto quello che, secondo tutti gli analisti, sarebbe dovuto accadere in un arco di tempo molto più ampio. Siamo passati da uno scenario in cui il business digitale era in progressiva ma inevitabile crescita, ad una realtà in cui le piattaforme digitali sono diventate veri e propri intermediari di business”, si legge nella nota stampa della filiale italiana el gruppo pubblicitario francese. “In questo contesto Publicis Groupe ha mostrato di saper agire con grande velocità, accelerando l’integrazione di creatività, media e digital business transformation. A guidare il nuovo corso in Italia un leadership team composto da tre manager nativi in ognuna delle competenze. Roberto Leonelli, con 25 anni di esperienza nella consulenza e nella digital business transformation, Andrea Di Fonzo, nato e cresciuto nel media digitale, e Bruno Bertelli, il creativo più premiato al mondo”.

A guidare Publicis Groupe Italia, dunque, dopo l’uscita a inizio anno del ceo Vittorio Bonori, saranno da oggi Roberto Leonelli, Ceo Italia di Publicis Sapient, Andrea Di Fonzo, Chief Executive Officer di Zenith Italia, e Bruno Bertelli, Global Chief Creative Officer di Publicis Worldwide.

“Real identity, creatività dinamica, media smart e scalabili e relazione diretta con i consumatori sono i pilastri del nuovo posizionamento che rappresenta l’evoluzione del modello Power of One dove l’integrazione delle competenze è la chiave del business del futuro dei clienti”, prosegue la nota stampa. 


Leggi anche: PUBLICIS GROUPE TORNA ALLA CRESCITA ORGANICA NEL 1° TRIMESTRE (+2,8%). IN VISTA ACQUISIZIONI NEI DATI


Già nel primo trimestre del 2021, Publicis Groupe Italia ha registrato un aumento del fatturato del 21,7%. La società annuncia inoltre di avere programmato un programma di assunzioni di oltre 150 persone in tutte le aree di competenza, a partire da digitale, media, creatività, data science e Crm. Previsto quindi “un piano di espansione attraverso acquisizioni in ambiti strategici”.

I commenti di Leonelli, Bertelli e Di Fonzo

“Per aiutare i nostri clienti a vincere nel mondo delle piattaforme, abbiamo integrato le nostre competenze di consulenza e sviluppo di Digital Business Transformation con quelle storiche di creatività e media”, commenta Roberto Leonelli. “Grazie a questo nuovo modello integrato e gestito da un’unica squadra multidisciplinare, disegniamo nuove esperienze per i consumatori, le abilitiamo attraverso le piattaforme, le arricchiamo con la creatività e le diffondiamo con il media. Il tutto partendo dalla marca e dai suoi valori. Oggi siamo un partner unico e innovativo per la trasformazione e per la crescita sostenibile del business dei nostri clienti”.

“La nuova sfida è quella di lavorare ad una reale integrazione di creatività, media e digitale per costruire il consumer journey del futuro anticipando i bisogni e creandone di nuovi”, dichiara Bruno Bertelli. “I dati non servono solo a fotografare l’esistente ma sono uno straordinario strumento per la creatività per intercettare i trend che stanno per avvenire. Per questo sono sempre più indispensabili figure di data translator, provenienti dall’antropologia culturale e dalla psicologia, e che sono in grado di leggere i dati in modo anticipatorio”.

“Stiamo assistendo a un cambio radicale del media”, afferma Andrea Di Fonzo. “Se prima si pianificavano e acquistavano spazi oggi è necessario cambiare mindset perché questo concetto è ormai obsoleto. Il media deve essere smart e scalabile per rispondere in tempo reale ad elementi non prevedibili. Attraverso i dati siamo in grado di capire come si comporta il singolo consumatore per costruire una comunicazione personalizzata sul singolo consumer journey rendendola più rilevante. La partita si giocherà sulla possibilità dei brand di riappropriarsi della relazione diretta con il consumatore anche grazie ai dati di prima parte”.

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