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10/09/2021
di Lorenzo Mosciatti

Cernuto Pizzigoni & Partners promuove Luca Oliverio ad amministratore delegato e avvia il nuovo piano strategico

L’agenzia fondata nel 2009 da Aldo Cernuto, Roberto Pizzigoni e Barbara Arioli punta su una nuova governance e sul concetto di intelligenza creativa al servizio dei brand

Luca Oliverio è il nuovo amministratore delegato di Cernuto Pizzigoni & Partners

Luca Oliverio è il nuovo amministratore delegato di Cernuto Pizzigoni & Partners

Dopo aver avviato a inizio anno un progetto di collaborazione con Sec Newgate, l’agenzia presso la cui sede di di Milano si è poi trasferito lo staff dell'agenzia, Cernuto Pizzigoni & Partners rinnova ora la propria governance e annuncia un piano di sviluppo che riguarderà sia gli ambiti operativi sia quelli strategici, con l’obiettivo di rendere più competitiva l’offerta dell’agenzia.

A guidare il nuovo percorso sarà Luca Oliverio, Head of Innovation e partner di CP&P, che prende oggi l’incarico di amministratore delegato, affiancando al vertice Barbara Arioli, Presidente del Cda e fondatrice dell’agenzia nel 2009 insieme ad Aldo Cernuto e Roberto Pizzigoni. In precedenza l’incarico di amministratore delegato era ricoperto sempre da Barbara Arioli. 

I soci di Cernuto Pizzigoni & Partners (agenzia che vanta tra i clienti realtà come Ferrero, Viega, 2i Rete Gas, ATM, Autotorino, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione IEO-CCM, Raiffaisen, Barilla Center for Food and Nutrition e la new entry Lundbeck Italia) rimangono Barbara Arioli, Aldo Cernuto, Luca Oliverio, Roberto Pace, Massimiliano Trepiccione e Paolo Lentini.

“La creatività intesa come pensiero originale rimane un elemento centrale, ma non più di per sé sufficiente”, spiega Luca Oliverio. “Oggi è cruciale potenziarne l'efficacia e ramificarne la portata, rendendola ancor più strategica e coerente con le necessità di business dei nostri clienti. Ecco perché introduciamo il concetto di intelligenza creativa al servizio dei brand. Mettiamo così in campo un nuovo metodo, fatto di pensiero multidisciplinare e collettivo reso ancor più solido grazie ai nostri tool proprietari: metodi e processi messi a punto nel corso della nostra decennale esperienza e affinati, anzi affilati, con un nuovo spirito di squadra. Un mix composto da joint-strategy, disruptive thinking, data intelligence e digital transformation”.

“Oggi le competenze dell’agenzia consentono di costruire racconti di marca capaci di vibrare forti e all’unisono con le varie audience e si concretizzano in un’offerta articolata in sette aree”, aggiunge Massimiliano Trepiccione, account director e partner di CP&P. Le sette aree sono: “Brand Experience, per l’identificazione degli obiettivi di comunicazione del brand e definizione degli asset strategici; Strategic Creativity, per progetti di antifragile advertising omnichannel; Digital and data consultancy, per l’assessment e la consulenza sugli strumenti di comunicazione, per ottimizzare la conversion rate, la data analysis; Internal communication, per strategie e tecniche di ingaggio tra l’organizzazione e i suoi collaboratori; User Experience, per progetti di interazione con artefatti cognitivi; Content, per strategie di content e di community management; e infine Event experience, per una progettualità strategica e creativa”.

“Per chi come noi crede nella consulenza strategica in comunicazione questo è il momento più interessante, almeno degli ultimi 20 anni: la tecnologia non deve più essere spiegata ma finalmente impiegata”, dice Barbara Arioli. “Il digital, driver principale di ogni strategia di marca, va centrato su una precisa e intelligente analisi dei dati, favorendo così il futuro delle imprese. Per i brand è il momento di puntare su agenzie che hanno le competenze strategiche per accompagnarle verso una ripartenza che sia fondata su asset e purpose, su valori e funzioni, su efficacia ed efficienza”.

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