• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play

Pubblicità Barilla

garzone-barilla.jpg

Barilla è un marchio che ha fatto la storia della pubblicità in Italia. Nei suoi quasi 150 anni di vita, l'azienda di Parma è stata sempre in prima linea nell'utilizzo della leva comunicativa ed è tra i 10 top spender in Italia

Barilla è un marchio che ha fatto la storia della pubblicità in Italia. Nei suoi quasi 150 anni di vita, l'azienda di Parma è stata sempre in prima linea nell'utilizzo della leva comunicativa, con campagne memorabili per i brand Barlilla, Mulino Bianco, Pavesi, Pan di Stelle e Voiello. Sono celebri le collaborazioni con registi come Federico Fellini, Wim Wenders, David Lynch, Giuseppe Tornatore e Gabriele Salvatores.

L'azienda è nella top 10 dei maggiori investitori pubblicitari in Italia.

Pubblicità Barilla, la storia dal “garzone Barilla” ai nostri giorni

Di recente Barilla ha messo online il proprio archivio storico di pubblicità, con oltre 35 mila reperti. La storia “pubblicitaria” di Barilla inizia il 17 luglio 1910, quando viene registrato il primo marchio aziendale, disegnato dallo scultore Emilio Trombara. Si tratta di un quadretto colorato raffigurante un bimbo biondo (il garzone, il Putén) intento a versare il tuorlo di un grosso uovo in una madia piena di farina. Un micro-racconto semplice e immediato, facilmente riconoscibile anche da chi non sapeva leggere: parliamo, all’epoca, si quasi la metà degli italiani.

Anni '50: il sodalizio con Erberto Carboni

Dal 1952 si apre una nuova fase per la comunicazione dell'azienda di Parma: l’architetto e illustratore Erberto Carboni sviluppa tutta l’immagine coordinata di Barilla: dal nuovo marchio - con il nome inserito nella classica forma dell’uovo - alle campagne pubblicitarie, dagli stand fieristici al celebre packaging. La campagna “Con pasta Barilla è sempre domenica”, disegnata dallo stesso Carboni, nel 1952 si aggiudica il maggior riconoscimento del settore: la Palma d’Oro.

1958: inizia l'era della TV

Anche Barilla figura nella prima era di Caroselli. Nel 1958, il marchio propone una serie di favole, dal Gatto con gli stivali alla Bella addormentata nel bosco. Ma già nello stesso anno l’azienda cambia rotta e sceglie la via del testimonial, affidando a Giorgio Albertazzi il compito di “ammaliare” la folta schiera delle consumatrici. Nel 1959 Albertazzi viene sostituito dal più scanzonato Dario Fo.

1965-70: I Caroselli con Mina

La celebre cantante Mina impersonerà il marchio Barilla per tutta la seconda metà degli anni Sessanta con il suo fascino e la sua eleganza fuori dagli schemi. La cantante, diretta da grandi registi presi in presito dal piccolo schermo o dal cinema, propone in diverse varianti i suoi brani più famosi. Nel 2009, dopo quarant’anni, Mina tornerà - questa volta solo come voce narrante - in una serie di spot incentrati sui valori da sempre al centro della comunicazione pubblicitaria dell’azienda - famiglia, bambini, amicizia - e sulla “gioia di stare insieme”.

La Filosofia del Mulino

1975 nasce il marchio Mulino Bianco, sotto il cui ombrello si posizioneranno i sostituti del pane e i nuovi prodotti da forno, biscotti e merendine. Il marchio contribuirà in modo decisivo a rilanciare l’immagine dell’azienda, anche attraverso la pubblicità.

Spot Barilla primi anni '80: il ritorno all'ottimismo

Nel 1979 Pietro Barilla riacquista dalla multinazionale Grace l’azienda di famiglia venduta nei primi anni ‘70. Valori come l’ottimismo, il buonumore e la dimensione, anche sociale, del mangiare bene insieme fanno da sfondo alle campagne “Barilla… e ritrovi il gusto del Mezzogiorno” (1982) e “Barilla vi fa sentire sempre al dente” (1984).

1984: L'incontro con Fellini

Nel 1984 Pietro Barilla affida a Federico Fellini, maestro del cinema italiano, la realizzazione di un filmato “d’atmosfera”. Lo spot “Alta società” (presto ribattezzato “Rigatoni”, 1985) è un tributo al cinema e alla pasta, definitivamente nobilitata come alimento all’altezza della migliore élite internazionale. Nel 1989 il regista russo Nikita Michalkov ne proporrà una personale rivisitazione, ambientata a Mosca.

Dove c'è Barilla c'è casa

Alla fine del 1985, lo spot “Treno” firmato da Gavino Sanna avvia una fortunata serie incentrata sugli affetti e isentimenti e sul tema del “ritorno a casa”. Grazie al celeberrimo motivo musicale firmato dal compositore greco Vangelis e al claim “Dove c’è Barilla c’è casa”, questa serie di spot contribuirà a ricostruire la fama dell’azienda.

Barilla 1990: Il Mulino si materiallizza

Si decide di dare corpo al mitico Mulino: le immagini di Giuseppe Tornatore, accompagnate dalle note di Ennio Morricone, danno vita a una nuova pagina della storia del Mulino Bianco, ambientata in un vero mulino del XIII secolo appositamente restaurato (a Chiusdino, nelle colline senesi).

1994-1995: Viva il blu con Cindy Crawford e Alberto Tomba

Fa leva sul valore di marca simboleggiato dal “blu Barilla” la campagna “Viva il Blu”: gli spot vedono come protagonisti grandi testimonial, dalla modella Cindy Crawford allo sciatore Alberto Tomba, allora all’apice del successo, fino al cantante Zucchero Fornaciari. Tomba, bolognese doc, legherà il proprio nome anche alla promozione delle Emiliane, che lo accompagneranno come sponsor dal 1994 al 2000.

Barilla, 125 anni di lavoro celebrati da Wim Wenders

Nel 2002 Barilla celebra i suoi 125 anni di amore per la pasta con un film istituzionale: un omaggio ai consumatori, dedicato al valore senza tempo del lavoro, firmato dal grande regista Wim Wenders, con la sceneggiatura di Alessandro Baricco. Il claim finale: “Il lavoro continua. Dal 1877”.

Antonio Banderas, l’uomo del Mulino

Nel 2012 Mulino Bianco apre per la prima volta le porte al pubblico con una nuova campagna tv d’ispirazione cinematografica incentrata sullo spirito della marca: sincero, vicino alle persone, impegnato a creare “un mondo buono” sia con la bontà e qualità dei propri prodotti che con l’impegno e l’attenzione per l’ambiente. Al centro di tutto il “saper fare” di sempre, che oggi si incarna in una figura nuova: l’uomo del Mulino, interpretato dal poliedrico attore spagnolo Antonio Banderas.

Una pasta ancora più buona

A giugno 2015 è arrivata sugli scaffali italiani la nuova pasta Barilla, una pasta ancora più buona grazie a una semola con più alto contenuto proteico e un’ottimizzazione della geometria del formato e del processo produttivo. Per raccontare il piatto simbolo della cucina italiana, Barilla ha scelto un grande attore italiano, Pierfrancesco Favino, sotto la regia del premio Oscar Gabriele Salvatores. Firma la creatività l'agenzia Jwt.

Nuova pasta 100% Italiana

Nel 2020 Barilla ha rinnovato la propria Pasta Classica, cambiando tonalità anche al tradizionale blu delle confezioni, virato verso un acceso “azzurro puro”. Protagonisti della creatività sviluppata per presentare la nuova linea, firmata da 72AndSunny Amsterdam, sono i valori che rappresentano il brand: passione, convivialità e condivisione, qualità rinnovata della pasta.

Barilla, gli ultimi spot

Nei link di seguito, tutte le notizie che riguardano la comunicazione di Barilla, sempre aggiornate. Gli spot televisivi, le campagne sul web e sui social, le agenzie pubblicitarie con cui l'azienda collabora, gli approfondimenti e le interviste di Engage.

Leggi di più