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Partnership Marketing

A cura di impact.com

L’approccio moderno al digital marketing richiede l’evoluzione del concetto di affiliazione verso la partnership tra brand e influencer, content creator, blogger e tutti gli attori che contribuiscono ad amplificare la consapevolezza del marchio e, dunque, raggiungere nuovi obiettivi di business e incrementare le vendite. Scegliere questo approccio si può, grazie a una moderna piattaforma abilitante di marketing automation che funga da facilitatore della comunicazione tra i brand e i suoi partner. impact.com ti spiega come fare

13/10/2023
di impact.com

Brand: è l’ora del creator marketing

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A questo punto potremmo pensare di chiamarlo “creator marketing” e non più “influencer marketing”. La tendenza evidente, confortata dai dati, ovvero dalle conversioni, è che un creator ottiene risultati maggiori rispetto a un influencer. Sebbene sia sottile, la differenza tra creator e influencer esiste ed è il momento di fare le giuste distinzioni.

Secondo una definizione grossolana ma efficace, i creator creano contenuti a prima vista per passione e per condividerli online nella loro ristretta cerchia di follower. Dietro il concetto di influencer, invece, si palesa una strategia finalizzata a far crescere un brand personale, in termini di follower, di engagement e, dunque, di business. In soldoni, i creator non nascono celebrities, calciatori o mega influencer, spesso non hanno un’agenzia creativa alle spalle, prediligono i contenuti fai-da-te e, soprattutto, risultano più “genuini” al loro pubblico.

Il rapporto sull’Influencer marketing nel 2023 di impact.com ha confermato il valore crescente della figura dell’influencer. Secondo i dati, la maggior parte delle persone (58%) segue i creator per contenuti di intrattenimento, ma un numero significativo e crescente cerca anche quelli che condividono le stesse passioni. Inoltre, l’89% dei consumatori ascolta i consigli di persone che conosce. I creator, insomma, possono risultare degli ottimi partner per i brand, perché creano un legame più intimo con i propri follower, ispirano fiducia e si rivolgono a nicchie ben definite.

Anche se con i loro tempi, i brand si stanno accorgendo del fenomeno creator, determinando una grande opportunità per questa tipologia di influencer. Ma, c’è sempre quel piccolo particolare della conversione, ovvero della generazione di vendite sull’ecommerce del brand, spada di Damocle della partnership con gli influencer prima e con i creator ora.

D’altronde, il motivo per cui i mega-influencer sono attualmente sulla graticola è proprio questo: il brand punta a convertire e ha capito che follower ed engagement non necessariamente portano vendite o contatti. Il brand vorrebbe (almeno) lead di qualità che, se non portano a un acquisto immediato, sono un terreno fertile per successive azioni mirate.

L’annosa questione della conversione

Il creator, insomma, oggi ha tutte le motivazioni per diventare un bravo creator, come? Lavorando sulla sua community. I risultati arriveranno presto, si amplierà il numero di potenziali acquirenti, i brand noteranno la crescita aprendo a nuove partnership, negoziando commissioni più alte e creando campagne personalizzate.

Cosa significa lavorare sull’audience? Significa essere affidabili. Secondo il report di impact.com, l’affidabilità si declina nelle caratteristiche in foto: trasparenza, integrità, concretezza. E non solo, la scelta degli argomenti da trattare e dei prodotti da presentare deve essere coerente con il proprio target. Un’audience ben definita, e la dimostrazione di conoscerla bene, stimolerà il brand nella scelta dei creator più affini.


Cosa fare per diventare affidabili per la propria audience e, di conseguenza, attraenti per i brand? Curare recensioni sui prodotti dettagliate, genuine, e imparziali. Non nascondere, inoltre, la partnership con il brand, essere onesti e limpidi fa parte della fisionomia del creator ed è anche doveroso, vista la normativa. Così come è altrettanto importante costruirsi un’identità, lavorare sull’empatia e mostrare passione effettiva per determinati prodotti. Infine, per quanto possibile, non sottovalutare i trend di prodotto basandoti sui trend di ricerca di Google e sulla stagionalità.

Inoltre, rispetto alla scelta dei prodotti da promuovere, il report di impact.com conferma le leggi classiche dello shopping:

  • Il prezzo è ancora un fattore
  • Il consumatore cerca prodotti che ispirano felicità e piacere
  • Oggi l’acquisto è una terapia contro il disagio e le paure.

Infine, nel rapporto con il brand, il creator deve ragionare in termini di partnership. Un legame a lungo termine, dunque, ed esclusivo agli occhi dell’audience. Il proprio pubblico deve percepire l’esclusività attraverso condizioni, offerte e buoni sconto da definire con il brand su ogni campagna. Per esempio, una condizione che farà sicuramente innamorare il seguito del creator è la consegna gratuita. Dunque, tra le collaborazioni da prediligere, meglio scegliere brand che offrono la consegna senza spese aggiuntive o tempi di consegna ridotti.

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