Weborama ha sviluppato Video Intelligence, uno strumento per l’analisi semantica dei contenuti video, che si rivolge principalmente ai player del mercato televisivo, in particolare nel settore delle connected TV e dei VOD, ma anche ai publisher web.
Usando il Natural Language Processing, l’azienda attiva nel mercato adtech punta, con questo strumento, ad aiutare i publisher e gli inserzionisti a targetizzare l’advertising in base al contesto editoriale, aumentandone l’efficacia e migliorandone i risultati.
Video Intelligence, sviluppata dai Data Scientist di Weborama, permette di analizzare i video in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e russo e di comprenderne il significato e le implicazioni. Questo rende possibile targetizzare le campagne in base al contenuto, al contesto semantico del video visualizzato, senza necessità di tracciare gli utenti. Video Intelligence è, dunque, una soluzione 100% cookieless e per questo consente di monetizzare l’intera inventory video, indipendentemente dalle impostazioni di privacy degli utenti, spiega l'azienda in un comunicato.
Con questa feature è possibile combinare la precisione del targeting contestuale con l’impatto dei formati InVideo, colpendo l’audience giusta con creatività coinvolgenti e visibili in una modalità di fruizione che presuppone un alto livello di attenzione da parte degli utenti, si legge nel comunicato.
Essenziale per lo sviluppo di questa tecnologia è stata l’acquisizione di Adways, azienda francese specializzata nel video advertising, che da febbraio è entrata a far parte della famiglia di Weborama.
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“Video Intelligence è rivolta ai player del mercato televisivo, in particolare nel settore in rapida crescita delle connected TV, delle TV non lineari, dei VOD e delle piattaforme, ma anche ai publisher web, per i quali la monetizzazione dell’inventory è un tema sempre più cruciale. La tecnologia sviluppata da Weborama si adatta anche all’analisi dei contenuti audio il cui potenziale, specialmente per quanto riguarda i podcast, è ancora troppo poco sfruttato”, spiega Mykim Chikli, CEO EMEA, Weborama.