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di Simone Freddi

Huawei Ads, entrate in crescita e accordi con le big dell’adv: «Così stiamo rendendo la pubblicità una parte importante del business»

Sviluppata per i dispositivi Huawei, la piattaforma offre modalità di profilazione e tutti i formati per raggiungere 700 milioni di dispositivi nel mondo. Ne parliamo con Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Huawei CBG Italia

Pier Giorgio Furcas

Pier Giorgio Furcas

Huawei è decisa a fare della pubblicità mobile un asset importante del proprio business. Lo dimostra la decisione con cui il colosso di Shenzen sta curando lo sviluppo di Huawei Ads, la piattaforma di advertising proprietaria la cui crescita procede di pari passo con quella dell’ecosistema di servizi messo a disposizione dall’App Gallery, ormai paragonabile agli store Android o Apple. Creata su misura per i dispositivi Huawei, la soluzione offre un targeting preciso e vari formati pubblicitari studiati per raggiungere oltre 700 milioni di dispositivi in tutto il mondo. Per saperne di più abbiamo raggiunto Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Huawei CBG Italia.

Perché Huawei sta investendo su una piattaforma pubblicitaria proprietaria?

Nell’ambito dell’evoluzione del nostro business, riteniamo che la pubblicità mobile possa costituire una opportunità interessante per noi, così come per i nostri partner. Con una spesa pubblicitaria mobile destinata a salire e a toccare quest’anno i 290 miliardi di dollari, la concorrenza per conquistare l’attenzione dei consumatori è ai massimi storici, e Huawei Ads si propone come una piattaforma di mobile marketing che offre una soluzione efficace a questa sfida. Vogliamo, inoltre, valorizzare un traffico di qualità come quello offerto dall’ecosistema Huawei con i suoi dispositivi di fascia premium, offrendo agli investitori la possibilità di erogare pubblicità estremamente mirata sia su inventory nativa, che di terze parti. 

A che punto è lo sviluppo della piattaforma Huawei Ads? Quali soluzioni offrite?

Attualmente, Huawei Ads permette di agire su 3 aree diverse. La prima è quella della programmatic display: attraverso la nostra DSP gli inserzionisti e le loro agenzie possono pianificare le loro attività pubblicitarie, sia display che video, sulle applicazioni di prima parte di Huawei (tra cui Huawei Video, Huawei Music, Huawei Books) e sulle app di terze parti presenti su AppGallery che hanno deciso di installare il modulo pubblicitario dedicato. La seconda area è quella dei posizionamenti dedicati ad AppGallery. In questo caso gli sviluppatori che vogliono promuovere le proprie applicazioni hanno a disposizione una serie di posizionamenti all’interno dello store di AppGallery con l’obiettivo di generare più download e attivazioni. Infine abbiamo la parte di Sem con Petal Search, il motore di ricerca proprietario di Huawei lanciato a ottobre 2020, che permette agli advertiser di inserire sia annunci testuali che annunci shopping per aumentare le vendite del proprio e-commerce. Attualmente la piattaforma eroga pubblicità su smartphone e tablet, ma prevediamo in futuro l’allargamento ai canali desktop e smart tv

Qual è il valore aggiunto di Huawei Ads rispetto alle piattaforme pubblicitarie più conosciute?

Huawei Ads è una soluzione che racchiude al suo interno tutte le componenti: include sia una DSP che una SSP e permette inoltre di valorizzare i dati della DMP di Huawei per ottimizzare le performance delle campagne pubblicitarie. In questa transizione verso un mondo cookieless, l’utilizzo di dati di prima parte sarà fondamentale, e Huawei Ads mette nelle mani degli inserzionisti degli strumenti di targeting basati su dati proprietari. Un altro aspetto estremamente importante è quello del rispetto della privacy degli utenti. Per adattarsi alle regole del GDPR, la piattaforma utilizza l’OAID (Open Advertising Identifier), un identificativo non permanente, che conserva le informazioni per un periodo di tempo molto limitato. Sia gli utenti che gli inserzionisti sono quindi tutelati, mantenendo la possibilità di erogare campagne mirate ed efficaci. Inoltre, sono state finalizzate importanti partnership con rilevanti player del mercato in ambito di mobile tracking, come Kochava, Appsflyer e Sizmek. Huawei Ads è una piattaforma molto recente: il fatto che sia così giovane permette una maggiore agilità nel conformarsi alle esigenze dei clienti. Alla flessibilità si unisce una maggiore convenienza: gli inserzionisti hanno potuto verificare tassi di conversione migliorati e prezzi più convenienti. Inoltre, la piattaforma non presenta commissioni di nessun tipo a carico degli spender. 

A chi si rivolge dunque la piattaforma Huawei Ads?
La nostra piattaforma è rivolta naturalmente agli inserzionisti, ma anche ai publisher. Huawei Ads si rivolge a quegli inserzionisti che pianificano e gestiscono sia attività di awareness che di performance, fornendo diverse modalità di acquisto degli spazi e una serie di posizionamenti che si adattano all’obiettivo della campagna. Inoltre la piattaforma presenta una interfaccia estremamente intuitiva, con una logica plug and play, che la rende facilmente utilizzabile da agenzie e realtà di qualsiasi dimensione. Per quanto riguarda il mondo dei publisher Huawei ha un proprio circuito pubblicitario e ha un modello di revenue share 80/20 rispetto al classico 70/30 che caratterizza la maggior parte degli altri network.

Quando à nata la piattaforma, e che risultati ha ottenuto finora?

La piattaforma è stata lanciata in fase di test nel 2020 e da allora ha visto una netta crescita sia in termini di traffico che di inserzionisti, grazie alla chiusura di accordi con alcuni tra i principali operatori nel mondo della pianificazione pubblicitaria. A livello di traffico invece abbiamo registrato una crescita del 20% mese su mese nella prima metà di quest’anno.

Parlando di inserzionisti già a bordo: dove avete avuto maggior successo finora, e quali le aree a maggiore potenziale di crescita, specialmente in Italia?

Sicuramente la parte che ha destato più interesse è stata quella legata alla conversione. In particolare, trattandosi di una piattaforma mobile native, il mondo dell’app download e attivazione. I risultati generati in termini di cost per download e cost per activation sono sicuramente un punto di forza apprezzato dagli inserzionisti. A questo si aggiunge anche la possibilità di tracciare altri KPI legati alle azioni di retention, rendendo la piattaforma ideale per web services e app. Anche sull’awareness ci sono stati risultati molto interessanti, con un alto tasso di interazione degli utenti. Un’area con potenziale di crescita particolarmente elevato è invece quella della search, nata nell’ultimo anno.

Quali evoluzioni sono previste per il futuro?

Sicuramente, come anticipato, uno dei prossimi obiettivi sarà quello di ampliare l’inventory al mondo desktop e smart tv: un’offerta più ampia è un servizio migliore e più completo per i nostri clienti attuali e un motivo in più per i prospect di sceglierci. Altro focus sarà quello dell’evoluzione di prodotto con nuove feature a disposizione degli inserzionisti come ad esempio la creazione di algoritmi che impieghino l’intelligenza artificiale per la gestione dell’automatic bidding nel media buying a supporto soprattutto di quegli inserzionisti che lavorano a performance. 

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