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23/05/2018
di Simone Freddi

Fatturato a 1,5 milioni nel primo anno per The Vision, la testata italiana che sa parlare ai Millennials

Cresce il nuovo progetto editoriale di Andrea Rasoli: «Cultura dell’italianità, stile internazionale e massimo engagement sui social: così puntiamo a diventare il media di riferimento per i 18-45enni nel nostro Paese»

«Tutti parlano di Millennials ma se ti chiedo di citarmi un prodotto editoriale italiano dedicato a questo target, cosa mi rispondi? In Italia sono almeno due lustri che il settore è fermo». A parlare è Andrea Rasoli, uno che di editoria “giovane” se ne intende, essendosi occupato in prima persona del lancio della versione italiana di Vice. Dopo esserne stato per oltre 10 anni il publisher, nel settembre scorso, a due anni dalla conclusione di quella esperienza, Rasoli ha deciso di lanciare un proprio media: The Vision, testata online che nasce da una visione, appunto: quella che ci fosse un grosso vuoto da colmare. E di poterlo fare in modo originale. «Vogliamo tornare a dare al pubblico dei giovani inteso in senso lato, diciamo alla fascia d’età tra 18 e 45 anni, un nuovo punto di riferimento, capace di parlare la loro lingua in modo non superficiale, facendoci portatori di un patrimonio culturale legato alla seconda metà del ‘900 che si sta perdendo», spiega Rasoli a Engage. Dai temi scelti – ampio spazio a politica, cultura, scienza, perfino design e architettura - all’impostazione grafica fino al linguaggio, tutto in The Vision esprime il tentativo ambizioso di trovare una sintesi tra una certa tradizione editoriale italiana e i più moderni trend internazionali. Con risultati che, dopo appena pochi mesi di pubblicazioni, sono già importanti: oltre un milione di utenti unici mensili sul sito, tassi di engagement sui social superiori rispetto a qualsiasi altra testata italiana e un’attenzione da parte del mercato pubblicitario che consentirà alla The Vision Srl – la società appositamente creata che fa interamente capo a Rasoli - di chiudere il primo anno già oltre il break even. «Il tutto nella cornice di un progetto editoriale valido e con importanti caratteristiche di crescita e sviluppo», sottolinea il Ceo di The Vision. Dal punto di vista del taglio editoriale, i tratti salienti della produzione di The Vision sono immediatamente riconoscibili: articoli long form, video caratterizzati da un linguaggio dalla forte identità, titolazioni che perforano sui social, mondo a cui la testata guarda con assoluta attenzione, venendone ampiamente ripagata: il primo articolo in assoluto pubblicato sul sito, dal titolo “Non c’è nulla di etico nella vita di un vegano”, vanta infatti il primato di articolo giornalistico più condiviso dell’anno in Italia e 630.000 interazioni su Facebook e i social. E non si è trattato di un exploit, anzi: secondo i dati della piattaforma di analisi Buzzsumo.com, The Vision - che conta già 150.000 followers all’attivo - è in assoluto la testata più “condivisa” sui social in Italia superando, per media, brand storici dell’editoria italiana come Repubblica e Corriere. «Gli editori spesso hanno diffidenza rispetto ai social, subendone la presenza in modo passivo. Il nostro vantaggio è rappresentato dalla capacità di saper leggere e interpretare la trasformazione dei media, e devo dire che con Facebook Italia abbiamo un dialogo costruttivo», riferisce Rasoli. Anche fuori dai social, i numeri registrati da The Vision sono di riguardo: 1 milione di utenti unici e più di 2 milioni di pagine viste al mese. Il rapporto sottolinea un’impostazione orientata alla qualità, in cui il taglio degli articoli e il design curato si sostituiscono alla ricerca ostinata di “far pagine”. Tale stile “esclusivo” si riflette anche nella strategia pubblicitaria, gestita internamente, che è quanto di più lontano possibile dall’affollamento di formati e soluzioni di monetizzazione tipico dell’ambiente “programmatico”. «Noi ospitiamo un unico cliente al giorno: vediamo esclusivamente total domination a giornata, con prezzo fisso e minimo garantito di delivery», spiega Rasoli. Una impostazione qualitativa che ha già trovato ampio consenso in settori come moda, lusso e automotive. «Ci ha lusingati essere contattati in così breve tempo da tante aziende prestigiose, a cui offriamo non solo sponsorizzazioni display ma anche efficaci soluzioni di branded content e produzione white label – afferma l’editore –. La nostra proiezione è di chiudere il primo anno di attività con una raccolta complessiva di oltre un milione e mezzo di euro, e un attivo già importante». Di pari passo con il business cresce anche il team, che già conta 12 risorse dedicate esclusivamente alla redazione. La linea editoriale è tracciata con il supporto di Matteo Lenardon, già ideatore di format televisivi destinati al pubblico giovane. E ora? «Il prossimo passo è nell’area del video – anticipa il Ceo di The Vision –. Stiamo per iniziare una produzione importante di format originali, che saranno diffusi sui social. Crediamo ci sia davanti a noi una grande occasione – conclude Rasoli –: diventare la media company di riferimento per l’audience 18-45 in Italia».

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