09/06/2023
di Andrea Salvadori

Prime Video, allo studio l’abbonamento con la pubblicità

Il servizio streaming di Amazon potrebbe presto seguire le orme di Netflix e Disney+

Dopo Netflix e Disney+, ora anche Prime Video, il servizio streaming di Amazon, sta lavorando al lancio di un abbonamento con la pubblicità durante film e serie tv. A rilanciare l’indiscrezione è il Wall Street Journal. 

Il piano sarebbe ad oggi solo allo studio e, nel caso dovesse venire confermato, riguarderà inizialmente il mercato statunitense, dove Prime Video già oggi è venduto anche da solo a 8,99 dollari al mese oltre che in abbinata con il servizio Prime per le consegne veloci a 14,99 dollari. In Italia il prezzo è invece di 4,99 euro al mese o di 49,90 euro all’anno comprensivo però del servizio Prime.

Amazon potrebbe dunque chiedere agli abbonati del servizio Prime un pagamento extra per vedere i contentui dell'offerta senza spot. Già oggi su Prime Video è possibile vedere la pubblicità, ma solo in occasione delle dirette di importanti eventi sportivi, come ad esempio in Italia la migliore partita del mercoledì in Champions League, per la quale Amazon ha di recente riottenuto i diritti di trasmissione in esclusiva per altri tre anni

Quel che è certo è che un’offerta advertising di Prime Video sarebbe di certo molto gradita dagli investitori pubblicitari e dalle agenzie media, già da tempo molto attratti dalle performance di profilazione garantite dalla piattaforma ecommerce di Amazon.


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Negli ultimi anni infatti l’advertising ha rappresentato per il colosso di Seattle una delle aree di business in continua crescita e con margini più elevati, grazie in particolare alla vendita degli annunci ai rivenditori che vogliono promuovere i loro prodotti sui risultati di ricerca di Amazon.

Solo nel primo trimestre del 2023, le entrate pubblicitarie di Amazon hanno toccato i 9,5 miliardi di dollari, con un aumento del 21% su base annua, mentre nel’intero 2022 la voce advertising ha garantito incassi per 38 miliardi. Amazon è così oggi il terzo player in termini di ricavi pubblicitari digitali negli Stati Uniti dopo Google e Meta.

Di recente Netlfix ha fatto sapere al mercato che, a pochi mesi dal lancio nei primi Paesi (Italia inclusa), l'abbonamento con la pubblicità è stata scelta da quasi 5 milioni di utenti attivi al mese a livello globale.

Disney invece, dopo il lancio dell'abbonamento di Disney+ con gli spot, avvenuto a dicembre al momento solo negli Stai Uniti, a maggio ha fatto sapere di voler puntare sempre di più sul business pubblicitario, così come sul rialzo dei pezzi degli abbonamenti premium, quelli senza advertising, al fine di portare in utile le sue attività nell’ambito dello streaming.

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