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04/05/2020
di Simone Freddi

Responsabilità e voglia di ripartire: la "fase 2" vista dalla pubblicità

Ikea, FCA, Parmacotto, MediaWorld, Ceres ma anche la città di Milano sottolineano l'uscita dal “lockdown” con nuove campagne di comunicazione che lasciano spazio a una nuova fase. Anche creativa

Strade e negozi che pian piano si ripopolano, volti coperti da mascherine da cui traspare comunque un sorriso, richiami alla responsabilità che lasciano comunque intravedere slancio in avanti e voglia di ripartire.

Anche la pubblicità entra nella “fase 2”, con diversi brand che hanno deciso di celebrare il 4 maggio e, in generale, l'uscita dal lockdown dell'Italia con delle nuove campagne pubblicitarie che - almeno in alcuni casi - sembrano segnare un deciso cambio di registro rispetto al tono solenne, empatico e un filo malinconico che ha caratterizzato la comunicazione delle ultime settimane. Il Coronavirus non è cosa che possa buttarsi facilmente alle spalle e ci troviamo, a tutti gli effetti, a metà del guado.

Ma certo il 4 maggio segna l'inizio di una fase nuova ed è un'alba la metafora scelta da Milano&Partners, l’agenzia di promozione di Milano, per raccontare tutta la voglia di ripartire della metropoli lombarda nella campagna video “Un nuovo inizio. Un passo alla volta” che da oggi accompagna la graduale apertura della metropoli lombarda (qui tutti i dettagli). Milano non sarà un marchio commerciale ma un po' "brand" lo è: nello spot balzano all'occhio le mascherine piuttosto modaiole di un paio di protagonisti, tra i quali spicca il cantante Ghali, che firma anche la colonna sonora e che si è prestato gratuitamente all'operazione così come il Gruppo TBWA\Italia che firma la creatività e gli altri partner coinvolti.

Creatività di Leo Burnett Torino invece per il nuovo spot di FCA, mandato in onda per la prima volta durante il concertone del Primo maggio (qui l'articolo dedicato). Mentre l'Italia esce dal lockdown, il Gruppo della Fiat e dell'Alfa Romeo ha deciso di lanciare un messaggio utile per il futuro di tutti: le imprese del “Made in Italy” vanno sostenute, e il sostegno più grande può venire solo dagli italiani, dal loro senso di appartenenza e dal loro amore per il Paese.

Un altro brand importante che torna allo scoperto proprio in questo 4 maggio è Ikea, con la campagna “Ripartiamo da casa” (qui tutti i dettagli). Nello spot, realizzato con il partner pubblicitario DDB Group Italy, la catena di arredamento ripercorre i due mesi in cui tutto il Paese si è fermato, ha trattenuto il respiro e ha riscoperto la vita in casa. Nel primo giorno in cui l’Italia volta pagina e si avvia ad affrontare “la Fase 2”, l'invito di Ikea è quello di ripartire proprio da casa, il luogo che ci ha custodito durante l’isolamento e dove “la vita non si è mai fermata”.

Se i toni scelti da Ikea e DDB privilegiano, per il momento, ancora uno storytelling piuttosto emozionale, decisamente più energico è il “we are back” lanciato domenica sera da Parmacotto: lo spot che segna il ritorno in comunicazione dopo diversi anni dell'azienda emiliana (qui l'articolo con tutti i dettagli) parla di un brand rinnovato nell'assetto, nei prodotti e nella filosofia, che ha scelto l'uscita dal lockdown per presentarsi e dare, insieme, la carica a tutto il Paese.

La firma creativa in questo caso è di The Ad Store.

Piacevolmente franco è invece il “è bello rivedersi” con cui MediaWorld annuncia la riapertura dei propri negozi in tutta Italia, in un nuovo spot ideato da Armando Testa che celebra il piacere della catena di elettronica di incontrare nuovamente dal vivo i propri clienti (qui il nostro articolo). Il tutto, ovviamente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Decisamente scanzonata, con un pizzico di irreverenza, è infine Ceres, che con la sua agenzia Bcube ha messo in scena una ironica imitazione della voce di Giuseppe Conte nella campagna digitale “finalmente fuori” per celebrare, proprio dal 4 maggio, il lancio della nuova gamma di birre in bottiglia ispirandosi alle comunicazioni della Presidenza del Consiglio che ci hanno accompagnato in queste settimane (qui tutti i dettagli su questa operazione).

Non mancano le differenze stilistiche e i contrasti, dunque, in queste prime campagne pubblicitarie del “dopo lockdown”. Rispecchiando, in questo senso, l'umore di tutti noi, sospeso tra una comprensibile preoccupazione per una situazione lontana dall'essere definitivamente risolta e il sollievo di aver imboccato la strada che dovrebbe condurci verso il definitvo (forse) ritorno alla normalità.

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