di Lorenzo Mosciatti

Huawei lancia il P10 con "almeno" 15 milioni; il media confermato a Maxus

Lindoro Ettore Patriarca, Direttore Marketing Consumer Business Group Huawei Italia, illustra il piano di comunicazione per la nuova gamma di smartphone

Entra nel vivo il piano di comunicazione messo a punto da Huawei Italia a sostegno dei suoi modelli di punta del 2017, il P10 e P10 Plus, lanciati a febbraio a Barcellona al Mobile World Congress e per i quali l'azienda investirà almeno l'80% del suo budget pubblicitario 2017. La filiale italiana di Huawei ha dato il via alla campagna pubblicitaria da domenica 2 aprile con la pianificazione dello spot "Ritratto Personale”, realizzato a livello internazionale dal WPP Team Huawei. https://www.youtube.com/watch?v=qn_9CMze0ME Lo spot diretto da Paul Gore e prodotto da Iconoclast mette in scena giovani ragazzi e ragazze che si fanno riprendere e fotografare dalla dual camera dei nuovi Huawei P10 e P10 Plus, passando attraverso differenti ambientazioni, con scene in interno e in esterna. Le riprese dello spot mostrano la precisione e la cura per il dettaglio dei nuovi dispositivi Huawei, sottolineando di volta in volta le caratteristiche della fotocamera dei device. Le immagini si alternano tra riprese a colori e in bianco e nero, rimandando alla possibilità di ottenere scatti di qualità, sia a colori sia in black&white, grazie alla dual camera di Huawei P10 e P10 Plus, anche quest’anno progettata in collaborazione con Leica.

Una campagna multimediale

«Lo spot è solo uno dei tasselli della strategia di marketing a sostegno della gamma P10, incentrata sul concept del “Ritratto personale" e finalizzata a porre al centro del progetto l’utente finale», spiega LindoroEttore Patriarca, Direttore Marketing Consumer Business Group Huawei Italia. «In un settore come quello degli smartphone, dove la componente fotografica è sempre più importante, vogliamo coinvolgere le persone ad interpretare il ritratto della loro quotidianità rendendoli protagonisti della campagna». Il piano di comunicazione è integrato e coinvolgerà per tre settimane le principali emittente televisive e, a seguire, sempre per una ventina di giorni, le radio. La campagna vivrà inoltre sulla stampa quotidiana e periodica e, dopo le maxi-affisioni teaser pianificate a marzo a Milano, in piazza Cordusio e piazzale Cadorna, e a Roma, in piazza Navona e piazza del Popolo, da fine aprile sarà declinata su altri circuiti di affissioni negli 8 principali centri urbani del paese. Ampio spazio è inoltre riservato al digital e al social advertising nel piano media di cui si è occupato Maxus, il network di WPP confermato di recente dall'azienda a seguito di una consultazione. «Il piano prevede la pianificazione dello spot in rete, formati display su siti di news e tecnologici, una campagna pubblicitaria sui social e la creazione di video tutorial creati ad hoc per il digital», prosegue Patriarca. Ambassador del P10 e del P10 Plus sul mercato italiano sono il calciatore Claudio Marchisio e la cantante Levante, «dal momento che lo spot e la musica sono due asset sui quali verte la nostra strategia di branding».

I partner publicitari 2017 di Huawei

Prima di scegliere il centro media, Huawei aveva definito la rosa di agenzie incaricate sul mercato italiano (qui l'articolo dedicato), selezionate a seguito di una serie di consultazioni. «Cayenne è così diventata la nostra agenzia creativa di riferimento sul mercato nazionale, oltre ad occuparsi degli adattamenti delle campagne internazionali, come avvenuto per lo spot del P10», prosegue il manager. «Xister è stata scelta per la campagna digital del P10, mentre Isobar continuerà ad occuparsi del content management sul nostro sito e sui canali social del marchio». Scelta inoltre Punk for business per gli eventi, l'azienda deve ora solo chiudere la gara per la definizione della nuova agenzia incaricata delle relazioni pubbliche.

Al digital il 14% dell'investimento pubblicitario

Huawei Italia continua ad aumentare i suoi investimenti pubblicitari, passati dagli oltre 9 milioni del 2015 ai 15 milioni del 2016, senza considerare le risorse spese su search e social «Il budget 2016 sarà la base di partenza della nostra pianificazione 2017, una cifra che potrebbe aumentare alla luce dei risultati di mercato e considerando che la nostra è sempre stata un’azienda molto dinamica, pronta a cogliere tutte le opportunità che le si presentano». La televisione assorbe la maggior parte delle risorse della campagna pubblicitaria, poco meno del 50%, mentre al digital «andrà il 14% degli investimenti, ovvero il doppio della media del mercato, di cui il 30% sarà utilizzato per acquisiti di spazi in modalità programmatica».    

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