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18/02/2021
di Alessandra La Rosa

Amazon lancia la sfida a Shopify con una nuova acquisizione

Il colosso di Seattle ha comprato una startup che offre strumenti alle imprese per la gestione dell'ecommerce

Amazon lancia la sfida a Shopify con l'acquisizione dell'australiana Selz

Amazon lancia la sfida a Shopify con l'acquisizione dell'australiana Selz

Amazon è universalmente riconosciuto come il colosso dell’ecommerce, ma anche per una grande azienda come lei, c’è sempre margine per crescere. In un settore come quello del commercio elettronico, che con la pandemia ha registrato forti crescite, la società di Seattle vede nei cosiddetti “third-party sellers” ossia nelle aziende che a lei si appoggiano per la vendita online, il redditizio settore su cui potenziarsi.

In quest’ottica, Amazon ha acquistato Selz, una startup australiana che aiuta le imprese a vendere i loro prodotti online. In particolare, la società fornisce una tecnologia che aiuta le PMI a gestire siti ecommerce e processare pagamenti digitali. Un mercato in grossa espansione, considerando i tantissimi piccoli imprenditori che – complice la pandemia – in questo ultimo anno hanno dovuto strutturarsi per la vendita online dei loro prodotti.

E un mercato che attualmente è dominato da un altro grande player, Shopify. Non a caso in molti hanno visto nell’acquisizione di Selz la volontà di Amazon di lanciare un guanto di sfida a questa società. Shopify, che nel terzo trimestre 2020 ha visto crescere i suoi ricavi del 96% a quota 767 milioni di dollari, attualmente è operativa in 175 Paesi, con clienti anche di grosse dimensioni come Heinz.


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Amazon e il mondo dei “third-party sellers”

Attualmente quella dei “third-party sellers” è una fetta molto remunerativa delle vendite di Amazon. Questo tipo di aziende – che permettono ad Amazon di offrire una gamma ben più ampia dei prodotti direttamente venduti dalla società di Seattle – è responsabile infatti di oltre la metà dei prodotti venduti sul sito ecommerce e, nell’ultimo trimestre 2020, del 21% dei suoi ricavi complessivi.


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Non è la prima volta che Amazon si lancia nel mondo dei servizi di supporto ecommerce alle aziende. La società in passato aveva avviato un prodotto simile a Shopify, chiamato Webstore, ma l’esperienza non aveva sortito gli effetti sperati, e il progetto era stato spento nel 2015. Ora, forse, i tempi sono più maturi per un nuovo tentativo.

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