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Influencer marketing Galaxy

Marco Parolin e Annamaria Ienna
a cura di Marco Parolin e Annamaria Ienna

Influencer marketing Galaxy è il Blog di 2manyApps, influencer marketing agency & startup innovativa allo stesso tempo che vede al suo interno Marco Parolin co-founder & CMO, David Wallach, lead investor e Annamaria Ienna, marketing manager. Un’agenzia che guarda al presente ed al futuro, cercando sempre di lavorare nell’attualità cercando di anticipare tendenze ed evoluzioni del mondo influencer con un approccio verso un performance marketing che è destinato ad entrare e rivoluzionare il mondo influencer che conosciamo.

19/12/2018

Creare una campagna di Influencer Marketing di valore

Spesso bisogna diversificare la strategia di marketing e non concentrarsi esclusivamente su una particolare nicchia per impattare il pubblico

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Dopo aver spiegato cos’è l’Influencer Marketing e dopo aver analizzato il caso di un brand che forse, più di tutti, ne ha tratto vantaggio, eccoci qui con alcuni tips per aggiungere valore alla vostra campagna di IM. Innanzitutto, diversamente da quello che si pensa, spesso bisogna diversificare la strategia di marketing e non concentrarsi esclusivamente su una particolare nicchia per impattare il pubblico. Infatti, gli influencer riescono a coinvolgere diverse sfumature di audience e ciò può avvenire in contesti diversi dal solito: non è necessario focalizzarsi solo e soltanto su un determinato tipo di influencer, poiché uscendo un po’ dagli schemi e scegliendo personaggi meno convenzionali, si ha la possibilità di raggiungere potenziali nuovi clienti che, normalmente, non si raggiungerebbero. Ecco che qui rientrano in gioco i micro-influencer: è preferibile promuovere un marchio, prodotto o servizio attraverso molteplici e differenti micro-influencer piuttosto che attraverso un unico macro-influencer molto seguito. In questo modo il valore aggiunto consiste proprio nei nuovi contatti creati. Il secondo step consiste nel costruire una community che si senta coinvolta e che non si limiti solamente ad osservare l’attività dell’influencer. Stimolare il pubblico, chiederne le opinioni, organizzare contest, sono solo alcuni dei modi per riuscire a coinvolgere i followers in attività che vadano oltre il semplice “like”. E’ di vitale importanza quindi comprendere a fondo quali siano i veri interessi del pubblico target. E’ necessario motivare l’audience e, in questo caso, gli user generated content risultano importantissimi strumenti di comunicazione, capaci di fidelizzare gli utenti e incrementare il valore della marca. Gli UGC svolgono un importante effetto community: rendono l’utente parte di un gruppo coeso con cui condividere opinioni, grazie ad un forte senso di aggregazione che spinge le persone alla partecipazione e alla collaborazione. Potremmo definire il contesto attuale come una customer-centricity 2.0, intesa come focalizzazione dell’azienda sulla creazione di valore per il cliente e attenzione per la creazione di valore del e dal cliente per gli altri clienti. Per apportare valore ad una campagna di Influencer Marketing, il marchio potrebbe anche raccontare la sua storia consolidando quella connessione emotiva con il pubblico. Parlare delle sfide che il marchio ha affrontato o dei problemi che il suo pubblico di riferimento sta affrontando e raccontare come tali sfide siano state superate, è uno dei modi più efficaci per consolidare una percezione vera del marchio. Stiamo parlando del caro e vecchio storytelling: raccontare una storia in cui gli altri possano rispecchiarsi. Attraverso questo strumento, risulta più facile puntare sulle emozioni legate alla storia del prodotto o del brand ponendo l’accento sul perché è nato il prodotto o sul perché l’azienda si dedichi proprio ad una determinata attività. Raccontare una storia, con tutte le difficoltà che sono state affrontate, spinge il potenziale cliente a guardare il prodotto e l’azienda in modo nuovo, puntando non a convincere ma a coinvolgere. L’ultimo, ma non meno importante consiglio per apportare valore ad una strategia di Influencer Marketing riguarda i contenuti virali: qualcosa che susciti curiosità e il bisogno impellente di essere condiviso. Il sentimento che più di tutti spinge a rispondere senza riserve a una chiamata all’azione è l’empatia: infatti, uno dei modi più forti per creare inneschi produttivi è cercare una connessione emotiva. Le persone hanno maggiori probabilità di ricordare e parlare di qualcosa che invoca sentimenti forti. Nell’ambito del Viral Marketing, gli studiosi hanno creato il modello STEPPS degli elementi “viralizzanti”:

    • Social currency: gli utenti si preoccupano di apparire sempre informati sulle ultime tendenze;
    • Triggers: le persone parlano di quello che rimane impresso nella loro mente;
    • Emotions: le persone tendono a condividere ciò che le emoziona;
    • Public: più qualcosa diventa pubblico e più gli altri cercheranno di imitarlo;
    • Public value: le cose utili vengono condivise;
    • Stories: le informazioni circolano come parte di una narrazione.
È curioso notare come quest’ultimo punto, in qualche modo, racchiuda un po’ tutti gli elementi citati precedentemente nell’articolo: fiducia, storie, emozioni. Questo perché Influencer Marketing non significa regalare prodotti e servizi e neanche racimolare qualche selfie menzionando il brand di riferimento. Significa dar vita a collaborazioni in grado di diminuire la distanza tra azienda e utente, creando una comunicazione che punti al coinvolgimento, al dialogo e all’immedesimazione. Annamaria Ienna Marketing Manager @2manyApps