19/07/2021
di Alessandra La Rosa

The Story Lab svela il nuovo posizionamento all’insegna del “Pop”

Una chiave di lettura inedita del ruolo di comunicatori, che consiste nell’intercettare insight e trend per poi aiutare i brand a cavalcarli in modo rilevante e intelligente

Maurizio Tozzini, Samanta Giuliani e Stefano Pagani di The Story Lab

A pochi giorni dall’annuncio di un ampliamento del team con quattro nuovi Client Director che riporteranno a Jenny Nieri, Client Service Director, The Story Lab, l’advertainment agency di dentsu italia guidata da Stefano Pagani, svela il suo posizionamento.

Il nuovo percorso della società è racchiuso in una parola, Pop: “quell’ingrediente misterioso alla base di tutti i progetti e le strategie di brand più efficaci, quell’elemento che riesce a essere ‘coraggioso, ma reale’, ‘fuori di testa, ma furbo’, ‘potente nella sua normalità’”, spiega l’agenzia in una nota.


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The Story Lab e il concetto di "Pop" in comunicazione

“Il Pop in comunicazione è un concetto strategico coniato da noi, che non ha attinenze con il “Pop” in chiave musicale, naturalmente - spiega Samanta Giuliani, Executive Strategy Director di The Story Lab –. Applicato alla comunicazione, il Pop è una chiave di lettura inedita del nostro ruolo come comunicatori, che consiste nell’intercettare quelle che noi chiamiamo le Cultural Waves (insight, trend, segnali che arrivano dal mondo reale, dalle persone vere) per poi aiutare le marche a cavalcarle nella maniera più rilevante e intelligente rispetto ai propri obiettivi di comunicazione, senza mai tradire il proprio DNA”.

Un cambio di rotta e un riavvicinamento ai linguaggi e alle abitudini reali dei consumatori - anzi, delle persone - che le aziende sentono sempre più indispensabile per ritrovare la bussola dopo anni in cui l’egemonia dello “storytelling” ha regnato incontrastata. Egemonia che ha visto un importante scossone con l’arrivo dell’influencer marketing e l’ulteriore moltiplicarsi del rumore di fondo. “Storytelling è un concetto di comunicazione passiva: presuppone che dall’altra parte ci sia qualcuno che abbia la voglia e il tempo di ascoltarti - commenta Maurizio Tozzini, Executive Creative Director di The Story Lab -. Per comunicare oggi bisogna imparare ad agire, esplorare, trovare la chiave, il gimmick che permette a un brand di ‘far parlare di sé’ entrando nelle abitudini e nel linguaggio collettivo reale delle persone là fuori. E questo lo si fa non solo attraverso quello che scegliamo di dire, ma anche e soprattutto grazie al modo con cui lo diciamo. Un Pop Brand non parla di sé, fa parlare gli altri”.


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“Nel concreto, per The Story Lab fare progetti POP è il risultato naturale della struttura stessa dell’agenzia: multi-disciplinare, full-creative, che nasce senza le solite etichette di 'atl', 'digital', 'social' o 'consulenza' e bada piuttosto a costruire la Storia migliore, che deve rispondere sì alle esigenze della Marca, ma anche essere tradotta – attraverso la creatività – in un contenuto POP che parli la lingua delle persone reali” conclude Stefano Pagani, CEO di The Story Lab.

Presentata solo pochi mesi fa come progetto nato dall’unione tra l’anima più digitale di The Big Now/mcgarrybowen e di The Story Lab Italia, sigla di dentsu specializzata in influencer marketing e branded entertainment, la nuova The Story Lab ha già all’attivo diversi clienti: da Angelini e Sanofi Genzyme per cui cura il digital, a Spotify per le campagne creative, a Veet (Reckitt Benckiser), Intel e Kraft Heinz per l’influencer marketing. Con Benetton l’agenzia ha recentemente sviluppato il progetto #BeUnited interamente su TikTok.

Il video manifesto di The Story Lab

Il nuovo posizionamento di The Story Lab è raccontato in un video manifesto che vi mostriamo di seguito.

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