Nella sezione "opinioni", Engage ospita articoli di approfondimento sui temi caldi del mondo del marketing scritti da importanti esponenti dell'industria del settore. In questo contributo Arianna Giuffrè, Senior Influencer Campaign Manager di Metapic Italia parla degli ultimi sviluppi dell'influencer marketing in Italia
Che l’Influencer Marketing fosse il trend più consistente nel 2023 era ampiamente previsto da tutti gli osservatori mondiali. Giunti a metà dell’anno, è possibile non solo confermare le previsioni con dati oggettivi, ma anche avere una percezione ancora più precisa delle tipologie di influencer, dei canali e dei formati più performanti.
I recenti fatti di cronaca, inoltre, hanno stimolato ulteriormente il dibattito sul tema rispetto a un’etica e a una regolamentazione del fenomeno su cui da molte parti si pone l’accento, spesso con poca cognizione di causa. I dati macro sul mercato italiano – ricavati da un’interessante analisi dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing – riportano per l’Italia “un ulteriore scatto di crescita del fenomeno, la cui dimensione ha superato abbondantemente i 300 milioni di euro per le attività di Instagram marketing “puro” e oltre un miliardo di euro per le attività relative alla creator economy globalmente intesa”.
Cresce il numero di progetti di IM (Influencer Marketing) portati a termine, con il 45,5% del campione intervistato (circa 300 professionisti in Italia) che ha realizzato tra i 4 e i 10 progetti, integrando sistematicamente l’Influencer Marketing nel suo Media Mix.
Il numero di follower non è più fondamentale
Altri dati, come quelli dell’Influencer Marketing Hub, indicano una maggiore attenzione per argomenti di nicchia e trasversali, come per esempio la sostenibilità e il sociale, che suggeriscono ai brand di veicolare messaggi a più ampio respiro rispetto alla pura promozione di prodotto/servizio. Si conferma, inoltre, la tendenza a selezionare influencer di dimensioni ridotte rispetto ai Mega Influencer (più di 1 milione di follower), che, ormai è evidente, garantiscono tassi di conversione molto più alti.
A conferma di ciò, il report dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing dimostra una maggiore attenzione all’analisi della fan base, all’engagement, alla reputation e alla qualità dei contenuti rispetto al puro numero di follower.
Inoltre, tutti i report evidenziano una tendenza alla ricerca di un legame a lungo termine tra brand e influencer e lo sviluppo di campagne multicanale e multipiattaforma. Rispetto ai formati, il video (breve) si conferma il preferito, mentre tra i canali continua a crescere TikTok, nonostante Instagram rimanga il preferito.
Da queste considerazioni si evince un incremento del livello di complessità delle strategie di Influencer Marketing. I brand sanno che non possono sottovalutare l’opportunità, ma sanno anche che è richiesto un impegno sempre maggiore per scegliere gli influencer giusti e muoversi contemporaneamente su diversi canali. A questo si aggiunge la necessità di una maggiore attenzione alla veicolazione e al controllo della campagna, per evitare il rischio di una crisi comunicativa che danneggi irrimediabilmente la reputazione del brand.
Le garanzie di un network di influencer
Lo scenario attuale porta a considerare con maggior interesse i network di influencer, supportati da un determinante supporto “umano” capace di indirizzare al meglio il brand nelle proprie scelte, oltreché di recruitment degli influencer, e di monitorare in tempo reale la distribuzione e gli effetti di una campagna.
Metapic nasce proprio da queste considerazioni. A seguito della crescita di interesse nel nostro Paese, a giugno abbiamo lanciato la versione italiana di Metapic, la rete globale di influencer fondata in Svezia nel 2017 che oggi copre 15 mercati, serve più di 2mila clienti e può contare su più di 60mila influencer, generando una media di 8 milioni di clic al mese.
I brand chiedono partnership a lungo termine con gli influencer: per il team Metapic ciò significa impegnarsi un effort maggiore nella coltivazione di una relazione più stretta tra brand e influencer. Non ci limitiamo, dunque, a fare volume puntando ai grandi numeri, ma stringiamo un rapporto diretto con gli influencer con l’obiettivo di realizzare una partnership win-win con i brand. Una partnership in cui noi vogliamo essere garanti di ogni aspetto: dall’engagement all’etica del delivery fino alla certificazione dei KPI.
Metapic insiste sul concetto di Performance Marketing - per cui il brand investe solo in base ai risultati ottenuti - e, rispetto ad altre piattaforme molto più orientate all’automazione, punta su un supporto costante del team italiano su entrambe le estremità della catena del valore. In particolare, affiancando gli Influencer nelle fasi di engagement delle campagne, e i brand nella scelta del miglior ventaglio di opportunità, nella definizione e nel monitoraggio delle iniziative attive. Tra i brand che hanno beneficiato maggiormente del network Metapic, c’è Asos che ha generato ben 6,7 milioni di euro in valore d’ordine in quattro mercati europei in cinque mesi.