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24/05/2022
di Alessandra La Rosa

YouTube rafforza l’offerta pubblicitaria con gli annunci su Shorts e nuovi formati di ecommerce

Tante le novità presentate all’evento Google Marketing Live, anticipateci da Nicky Rettke, Group Product Manager di YouTube Ads

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Pubblicità su Shorts e potenziamento dei formati di ecommerce: sono queste le strade cui YouTube guarda per il potenziamento della propria offerta di advertising per i brand. E proprio queste sono le grandi novità che la piattaforma video di Google ha presentato nel corso di Google Marketing Live, l’evento globale in cui tradizionalmente la società fa il punto sulla propria offerta di strumenti adv.

Le novità sono state anticipate a Engage, nel corso di un ristrettissimo evento virtuale per la stampa europea, da Nicky Rettke, Group Product Manager di YouTube Ads.

YouTube: focus sull’ecommerce

«Lo shopping su Youtube sta crescendo molto rapidamente – ha spiegato la manager, che da 10 anni si occupa dei prodotti pubblicitari di YouTube –. Ogni giorno sulla nostra piattaforma passano oltre 1 miliardo di shopping journey ogni giorno. YouTube ha una grande influenza sul percorso di acquisto dei consumatori, e per trarre il massimo da questo trend, lo scorso anno abbiamo introdotto sulla piattaforma i Product Feeds, che consentono ai brand di associare ai loro annunci video su YouTube dei link a cataloghi di prodotto». Gli utenti, sotto gli spot, vedono una selezione di prodotti tratti da questi cataloghi, possono scorrere questi articoli e cliccare su di essi, atterrando sul sito del prodotto. «Per i brand – continua la manager – questa funzionalità consente anche di personalizzare l’annuncio senza modificare la creatività del video, perché la selezione di prodotti mostrata è tagliata sull’utente».


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I Product Feeds, prima presenti solo su alcuni formati, ossia in-stream su desktop e mobile, nella seconda parte dell’anno saranno disponibili anche sul feed di Youtube, al di sotto dei video consigliati; sugli Shorts, mostrati in fondo al video breve che viene riprodotto; e su YouTube Search, «dove abbiamo già un grosso volume di shopping queries» e dove saranno visibili nelle pagine dei risultati di ricerca.

La pubblicità arriva su YouTube Shorts

L’altra grande novità è l’arrivo della pubblicità su YouTube Shorts, il formato di video brevi (massimo 60 secondi) di YouTube. Già in occasione dell’ultima trimestrale, il Ceo di Alphabet, Sundar Pichai, aveva sottolineato che gli Youtube Shorts avevano ottenuto un grande successo dal loro lancio, raggiungendo oggi i 30 miliardi di visualizzazioni giornaliere. Cifra che è stata confermata anche da Nicky Rettke, sottolineando che si tratta di un numero «4 volte più alto di un anno fa». Il formato è ormai globale, presente in oltre 100 Paesi, e rappresenta un’esperienza video di tipo mobile, con video verticali o full screen di breve durata.


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Rettke ha annunciato che a partire da questa settimana gli Shorts ospiteranno formati App Campaigns per l’installazione di app e Video Action Campaigns, mentre nella seconda parte dell’anno potranno contare anche sui Product Feeds sopra menzionati e su nuovi strumenti di tipo creativo, come il passaggio automatico al formato video verticale e l’inserimento di animazioni di immagini).

La manager ha anche anticipato alcune delle caratteristiche che avranno gli annunci su Shorts: «Verranno mostrati come entità separate tra gli Shorts e si potranno scorrere immediatamente, avranno una durata tra i 10 e i 60 secondi, rispecchiando il timing di un video organico, e supporteranno vari formati dimensionali, verticali ma non solo». Rettke ha infine sottolineato che anche per queste campagne su Shorts, YouTube si impegnerà a garantire tutti i requisiti di brand safety e brand suitability.

Le altre novità pubblicitarie di Google

Nel corso di Google Marketing Live sono state anche presentate altre novità, relative alle soluzioni pubblicitarie delle altre property Google.


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Ad esempio, l’arrivo dei modelli 3D dei prodotti dei brand su Google Search: presto infatti gli utenti potranno accedere, direttamente dai risultati di ricerca di Google, a rappresentazioni tridimensionali dei prodotti che vogliono acquistare – ad esempio una poltrona – con la possibilità anche di inserirli virtualmente nei loro spazi – come il loro salotto.

Google ha anche introdotto nuovi aggiornamenti per le campagne Performance Max, uno strumento efficace per intercettare i clienti ovunque si trovino, attraverso i canali Google, e tre nuovi report, disponibili nei prossimi mesi, per Insights page, strumento che utilizza il machine learning per identificare segmenti di domanda dei consumatori e fornire trend personalizzati di dati.

Infine, Big G ha annunciato il lancio, nel corso dell'anno, di una serie di innovazioni per la privacy degli utenti, come Il Mio Centro per gli annunci, che consentirà agli utenti di mantenere il controllo della propria esperienza online. Gli utenti potranno scegliere la tipologia di annunci che desiderano vedere con maggiore o minore frequenza e potranno controllare il modo in cui i propri dati influenzano gli annunci che vedono sulla Ricerca Google, su YouTube, e su Discover.

Pubblicità su YouTube, il caso italiano di Sanbittèr

Google ha anche condiviso i risultati di una case history di Sanbittèr. Il brand di Nestlé SA Italia voleva esplorare le potenziali sinergie tv-online attraverso l’aggiunta di YouTube al suo mix per raggiungere un pubblico maturo.

“Una campagna YouTube di 5 settimane è stata eseguita insieme a spot TV esistenti per misurare la copertura incrementale – spiega Google in una nota –. Sono stati consegnati un totale di 142 TRP, con un target solo demografico per i consumatori di età superiore ai 35 anni. Sia gli annunci non skippabili (60%) che gli annunci bumper (40%) sono stati acquistati all’asta.

YouTube ha raggiunto il 56,2% degli utenti di età superiore ai 35 anni, aiutando la campagna totale a raggiungere il 92,5% di copertura se combinata con la TV. Complessivamente, è stata fornita una copertura extra di +13,5 punti percentuali rispetto alla TV, con il picco maggiore proveniente dalla fascia 35-44 a +28 punti percentuali. Gli spettatori TV meno assidui hanno visto il 66% di copertura di YouTube (+38 punti percentuali di copertura extra rispetto alla TV), mentre gli spettatori che guardano la TV con un uso medio hanno visto il 62% della copertura di YouTube”.

“Questo è un primo grande passo verso una pianificazione e produzione più sinergiche. Siamo stati molto lieti di vedere gli elevati livelli di copertura extra generati da YouTube per i consumatori più maturi (55+) e per il pubblico TV più assiduo", commenta Chiara Tamaro, Senior Brand Manager Aperitivi presso Nestlé SA Italia.

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