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05/08/2022
di Teresa Nappi

DoubleVerify chiude il secondo trimestre con ricavi a +43% e un utile netto di 10 milioni di dollari

La società supera le previsioni degli analisti e archivia il secondo trimestre del 2022 con all'attivo 109,8 milioni di dollari di fatturato. Nell'anno, per cui stima un crescita del 35%, possibili nuove operazioni di M&A

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Il fornitore di servizi di analytics e misurazione dei media digitali DoubleVerify batte le stime degli analisti e chiude il secondo trimestre registrando ricavi in crescita del 43,4% (yoy) a 109,8 milioni di dollari.

Nel periodo, la società ha realizzato un utile netto di 10,2 milioni di dollari, recuperando in buona parte una perdita di 12,5 milioni di dollari registrata nello stesso trimestre dell'anno scorso.


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Rispetto alla maggior parte delle ad tech company, insomma, DV cresce e, nonostante la particolare congiuntura economica segnata da inflazione e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina, prevede di chiudere il Q3 con ricavi pari a 109 milioni di dollari in crescita del 31,1% sullo stesso trimestre del 2021 e di archiviare l’intero anno con una crescita del 35% del fatturato totale compreso tra i 442 e i 449 milioni di dollari.

Il Ceo di DoubleVerify, Mark Zagorski, ha affermato che la crescita dell'azienda è dovuta sia alla diversificazione dei ricavi in seguito all’apertura dei suoi servizi di verifica a nuove aree pubblicitarie (dal retail media al gaming, ambito nel quale ha annunciato una recente partnership con Twitch, così come, più in generale, ne ha siglate con TikTok e Reddit), sia alla sua posizione di mercato nell’ambito della certificazione della brand safety, entrambi fattori che rendono DoubleVerify "in gran parte indipendente dai cambiamenti nella spesa pubblicitaria e dalla volatilità del CPM".

Queste nuove fonti di crescita dei ricavi hanno influito positivamente anche in borsa, dove la società ha registrato un aumento delle sue azioni del 4% nelle negoziazioni after-hour mercoledì pomeriggio.

DoubleVerify suddivide le sue linee di ricavo in activation, misurazione e sell-side, e considera activation e misurazione come entrate lato acquisto, mentre le entrate lato offerta derivano dagli strumenti utilizzati dai publisher per verificare la propria inventory. Su quest’ultimo fronte, una grande parte della crescita nel secondo trimestre è stata registrata da DoubleVerify grazie all’apporto di OpenSlate, società di verifica video e workflow automation acquisita da DV sul finire dello scorso anno, che da sola ha generato circa 15 milioni di dollari di entrate nel Q2.

Per il futuro, la società ha lasciato intendere di essere aperta a fusioni e acquisizioni e di essere particolarmente interessata all’area dell’attention economy, quell'area economica che tratta e gestisce l’attenzione degli utenti come merce scarsa e quindi preziosa.

In questo segmento, DoubleVerify ha già pronto un prodotto dedicato proprio alla misurazione dell'attenzione, DV Authentic Attention Snapshot, che verrà lanciato alla fine di agosto e consentirà ai clienti di monitorare l'attenzione rispetto ai benchmark KPI su campagne omnicanale.

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