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10/12/2020
di Cosimo Vestito

Spotify Italia, parla il nuovo Director of Sales Alberto Mazzieri: «Un'offerta stratificata e personalizzata per aziende e utenti»

La piattaforma di streaming audio conta nel nostro Paese circa 11 milioni di iscritti, in crescita rispetto all'anno scorso. Prevale il pubblico raggiunto dalla pubblicità

Alberto Mazzieri, Director of Sales di Spotify Italia

Alberto Mazzieri, Director of Sales di Spotify Italia

Una solida base utenti, una vasta libreria audio e una grande mole di dati di prima parte a disposizione delle aziende. Sono i principali punti di forza di Spotify evidenziati da Alberto Mazzieri, Director of Sales per l'Italia della piattaforma, nel corso del suo primo colloquio con la stampa specializzata.

«I marchi si stanno rendendo conto che grazie all'audio si schiudono nuove opportunità per raccontare storie. E noi creiamo le condizioni migliori per farlo, forti di un pubblico di 320 milioni di iscritti e un tempo medio giornaliero speso sulla piattaforma di due ore e mezza. Sono numeri che ci permettono sì di migliorare il nostro servizio di streaming ma anche di ricavare insight utili per gli inserzionisti», ha dichiarato Mazzieri.

Per quanto riguarda il mercato italiano, Spotify ha comunicato che sono circa 11 milioni gli utenti della piattaforma nel nostro Paese (dati comScore), in aumento rispetto all'anno scorso e con una netta prevalenza di iscritti della versione gratuita, quindi raggiungibili da pubblicità. Una situazione che riflette i dati registrati globalmente: il 60% degli iscritti totali sono infatti utenti free mentre il 40% è costituito da utenti premium, pari a 144 milioni di individui.


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L'audio continua a essere il prodotto principale di Spotify ma l'offerta abbraccia anche video e display, formati che secondo la società risultano comunque appetibili in virtù della non trascurabile quantità di tempo passato sulla piattaforma guardando lo schermo (circa un minuto su cinque), del loro tasso di viewability e dell'impossibilità di essere saltati.

I pilastri dell'offerta pubblicitaria di Spotify

La cosiddetta ubiquity, ovvero l'onnipresenza del servizio, è una delle tendenze emerse dallo Spotify Wrapped 2020 dedicato ai brand. Nata prima come un sito web e poi trasformatasi in applicazione mobile e desktop, la piattaforma è presente ora su molteplici dispositivi di tipo diverso, con circa 70 milioni di brani musicale in libreria e 2 milioni di podcast.

«Nell'ultimo anno, complice anche il lockdown, abbiamo riscontrato una notevole crescita del traffico, con picchi registrati principalmente sugli smart speaker e su console da gioco. Sono elementi che ci aiutano a fornire insight preziosi agli investitori, che hanno così modo fare targeting pubblicitario per dispositivo», ha proseguito Mazzieri, «Ma riusciamo anche a illustrare il contesto più ampio in cui avvengono gli ascolti individuando il mood dei nostri utenti in un preciso momento. Tutto questo, unitamente a un elevatissimo livello di segmentazione dei generi musicali - circa 3.500 secondo la nostra classificazione - permette ai brandi di costruire messaggi personalizzati a seconda dei diversi livelli del funnel».

Secondo le rilevazioni di Spotify, in questa fase particolare l'audio è considerato uno svago, una vera e propria via di fuga dagli schermi davanti ai quali, per svago o lavoro, ci posizioniamo sempre più a lungo; secondo la società gli ascolti sarebbero ancora più elevati nei momenti di maggiore affaticamento. Per questo, ha aggiunto il Director of Sales, traffico e attività sulla piattaforma quest'anno hanno ricevuto una spinta considerevole.


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Un ulteriore valore aggiunto per utenti e inserzionisti è portato dal concetto di scoperta insito nel servizio di streaming. Dati e tecnologia consentono agli iscritti di imbattersi in brani e artisti affini ai propri gusti e di fruire di playlist algoritmiche personalizzate in base ai propri ascolti, che si aggiungono a quelle editoriali curate dagli esperti musicali della società e a quelle personali create dagli utenti stessi, offi circa 4 miliardi. Una proposta musicale su misura che genera maggiori ascolti e induce quindi a passare più tempo su Spotify.

Nel corso dell'incontro con la stampa, Mazzieri ha inoltre sottolineato la possibilità per le aziende di accedere in autonomia a insight personalizzati, con l'obiettivo di aiutare le realtà meno strutturate che non hanno un'interazione diretta con la compagnia. I principali spender pubblicitari, ha rilevato la società, appartengono ai settori dell'automotive, del largo consumo, della tecnologia e dell'intrattenimento.

Spotify continua a puntare sui sui podcast

Un fronte su cui Spotify sta sicuramente puntando molto, come dimostrano le recenti acquisizioni messe a segno, è il formato dei podcast, il cui mercato, grazie anche all'ascesa dello streaming, ha visto un grande espansione in questi ultimi anni. «I podcast hanno assunto una grande rilevanza per i brand, che li utilizzano per raccontare le loro storie e instaurare rapporti più intimi, immediati e diretti con la propria audience. In tal proposito, è interessante notare l'età mediana dell'ascoltatore di podcast è di 26 anni, una fascia anagrafica molto attraente per gli inserzionisti. In generale, riscontriamo molto interesse e curiosità sia da parte delle aziende che da parte degli editori», ha raccontato il manager.

Non sorprende quindi che nel 2021 Spotify continuerà a investire nello sviluppo della sua offerta di podcast, ma lavorerà anche per migliorare la sua integrazione con i nuovi dispositivi, come gli altoparlanti intelligenti e quelli azionabili tramite comando vocale. Infine, ha anticipato Mazzieri, la creatività data-driven, che insieme all'audio 3D e 8D costituiscono dei territori ancora poco esplorati.

Chi è e cosa fa Alberto Mazzieri, il nuovo Director of Sales di Spotify Italia

Alberto Mazzieri si è unito a Spotify Italia come Director of Sales a marzo 2020 con l’incarico di sviluppare partnership con i clienti e le agenzie, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi di business sfruttando le opportunità offerte dalla piattaforma.

Nei suoi quasi vent’anni di esperienza in ambito Sales, Marketing e Advertising, Alberto ha lavorato in aziende innovative, tecnologiche e in rapida crescita, tra le quali Facebook, dove si è occupato, tra le varie mansioni, dello sviluppo del business Fashion & Luxury. Nel corso della sua carriera, ha fornito supporto ai partner nel loro percorso di trasformazione digitale, resa necessaria dall'ascesa dei Social Media, dall'evoluzione del consumo dei media e dei modi in cui le persone interagiscono e comunicano.

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