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14/09/2022
di Caterina Varpi

Google, confermata la multa della Commissione Europea da oltre 4 miliardi per il caso Android

Secondo la Commissione europea, BigG "ha imposto restrizioni illegali ai produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili, al fine di consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca"

Photo by Daniel Romero on Unsplash

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Il Tribunale UE ha confermato la multa da oltre 4 miliardi di euro a Google per abuso di posizione dominante sui dispositivi Android. 

Secondo la Commissione europea, Google "ha imposto restrizioni illegali ai produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili, al fine di consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca", riporta una nota. 

La sanzione era stata comminata nel 2018. Erano state tre le principali accuse mosse dall'UE contro Mountain View. La prima di aver imposto ai produttori di preinstallare l’applicazione Google Search e la sua applicazione di browsing (Chrome) come condizione per la concessione della licenza relativa al portale di vendita di applicazioni di Google (Play Store). In secondo luogo di aver pagato alcuni grandi produttori e operatori di reti mobili affinché preinstallassero a titolo esclusivo Google Search sui loro dispositivi e da ultimo di aver impedito ai produttori che desideravano preinstallare le applicazioni Google di vendere dispositivi con versioni alternative di Android non approvate da Google.

A questo procedimento, la società aveva poi fatto ricorso, che è stato sostanzialmente respinto dal Tribunale, che ha annullato la decisione soltanto nella parte in cui essa constata che gli accordi di ripartizione del fatturato per portafoglio costituirebbero, di per se stessi, un abuso. L'importo dell'ammenda viene così fissato a 4,125 miliardi, rispetto ai 4,3 iniziali. 

In seguito, nel 2019, BigG era corso ai ripari, adeguandosi alle regole della Commissione Europea e consentendo agli utenti con smartphone Android che risiedono nell'Unione Europea di scegliere un browser di navigazione e un motore di ricerca diversi da Google e Chrome.

Quella relativa ad Android è solo una delle indagini mosse negli scorsi anni dalla Commissione Europea verso le grandi società del digital per abuso di posizione dominante. Google ha avuto sanzioni anche per AdSense e Shopping.

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