Cose Belle d’Italia va in liquidazione ma BelVivere continua l'operatività
Tre opzioni sul tavolo per il 70% delle quote in capo all'attuale socio di maggioranza della casa editrice guidata da Diego Valisi
Liquidazione in arrivo per Gruppo Cose Belle d’Italia, il socio di maggioranza della casa editrice BelVivere. La situazione patrimoniale al 29 febbraio 2020 del gruppo nato nel 2013 con l’ambizione di aggregare aziende rappresentanti l’eccellenza italiana nel mondo, ha fatto sapere venerdì la società, ha evidenziato infatti un patrimonio netto negativo di circa 265 mila euro, inferiore al minimo legale previsto a fronte di un capitale di sociale di circa 1,6 milioni di euro. Un peggioramento che è derivato dalla crisi sanitaria del Coronavirus scatenatasi a livello internazionale, che ha reso impossibile elaborare un piano in continuità e di rilancio del gruppo partecipato a quasi il 68% da Achirot. Gli amministratori di Cose Belle d'Italia hanno dunque deciso di sciogliere la società ai sensi dell'articolo 2484 del codice civile. Contestualmente, la società è stata sospesa dalle contrattazioni in Borsa Italiana. Tra le tante partecipate, nel settore dell’editoria Cose Belle d'Italia controlla la società BelVivere con una partecipazione del 70%. Azionista di minoranza con il 30% è invece il presidente e amministratore delegato Diego Valisi. Valisi ha infatti venduto la sua Milan Fashion Library a fine 2018 a Gruppo Cose Belle d’Italia, un’operazione da cui è nata una realtà cui fanno capo oggi 18 brand editoriali, tra cui Amadeus, Yatch Capital, Il Mondo del Golf, Watch Digest, Sci, The Life Style Journal, Watch Digest e Italy Illustrated.