Carlo De Benedetti lancia offerta d'acquisto del 29,9% delle azioni di Gedi
La proposta, avanzata attraverso la controllata Romed, sarà sottoposta al prossimo consiglio di amministrazione dell'editrice de La Repubblica e La Stampa
Carlo De Benedetti ha presentato venerdì 11 ottobre alla Cir Spa, attraverso la sua controllata al 99% Romed, un'offerta di acquisto cash del 29,9% delle azioni di Gedi, l'editrice de La Repubblica e La Stampa, al prezzo di chiusura di giovedì, pari a 0,25 euro ad azione, per un totale di circa 38 milioni di euro. Cir è la holding della famiglia De Benedetti che fa capo oggi ai tre figli di Carlo, Rodolfo, Marco ed Edoardo. Se l'offerta dovesse essere accettata, il patron diventerà il primo azionista di Gedi, mentre Cir manterrebbe una quota del 13% delle azioni. "Questa mia iniziativa è volta a rilanciare il gruppo al quale sono stato associato per lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità", scrive Carlo De Benedetti nella lettera che accompagna l'offerta di acquisto delle azioni. "È chiaro che conoscendo bene il settore, mi sono note le prospettive difficili, ma credo che con passione, impegno, consenso e competenza, il gruppo possa avere un futuro coerente con la sua grande storia". L'offerta per l'acquisto delle azioni Gedi, si legge nella lettera firmata dal presidente del consiglio di amministrazione di Romed, Luigi Nani, è "irrevocabile. L'esatto quantitativo dovrà essere determinato tenendo conto delle azioni costituenti il capitale sociale e di quelle che eventualmente lo costituiranno in funzione di stock option o altre operazioni sulle azioni. La presente offerta irrevocabile non è condizionata all'espletamento di alcuna due diligence, ferma restando la garanzia sui bilanci e sulle situazioni infrannuali pubblicati".