di Lorenzo Mosciatti

La pubblicità sulla stampa è in crescita del 4,5%, sulla radio del 9,7%

Gli osservatori FCP pubblicano i dati relativi al periodo gennaio-ottobre 2021

Dopo i dati sull’andamento della pubblicità digitale, resi pubblici ieri, oggi è la volta dei fatturati advertising della stampa e della radio. 

Il mezzo stampa chiude i primi dieci mesi del 2021 con un fatturato pubblicitario in aumento del 4,5% ad oltre 477 milioni di euro.

Secondo i dati dell’Osservatorio Stampa FCP, relativi al periodo gennaio-ottobre 2021, i quotidiani registrano un andamento a fatturato positivo del 5,1% per un totale di quasi 347 milioni di euro. Le singole tipologie segnano rispettivamente: la commerciale nazionale +10,5%, la commerciale locale +2,8%, la tipologia legale +11,7%, mentre il bilancio della tipologia finanziaria è negativo (-13,3%) come quello della “classified” (-9,5%).


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I periodici registrano un andamento a fatturato in aumento del 3,2% a quota 130 milioni di euro. La pubblicità dei settimanali cresce del 4,7%, quella dei mensili dello 0,8% e la raccolta delle altre periodicità del 9,8%.

Radio, ad ottobre l'advertising frena 

Passando alla radio, gli investimenti pubblicitari dei primi dieci mesi dell’anno, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp-Assoradio coordinato dalla società Reply, sono in crescita del 9,7%, con il mese di ottobre che registra però un calo del 5,7%.

“Anche nel mese di ottobre è tuttavia da evidenziare la significativa crescita degli inserzionisti del media radiofonico, +9% rispetto ai primi 10 mesi dell’anno precedente, ed il + 3% di incremento per numero di campagne, confermando il segno di vitalità del mercato radio già segnalato nei mesi precedenti”, commenta Fausto Amorese, presidente di Fcp-Assoradio.

Le analisi merceologiche relative ad ottobre del 2021 confermano il buon andamento in secondi di numerosi settori economici, come in particolare Distribuzione, Alimentare, Finanza-Assicurazioni e Turismo e viaggi. Distribuzione e Alimentari si confermano settori di particolare rilievo per il comparto radiofonico, esprimendo una crescita significativa anche nel periodo cumulato gennaio-ottobre ed anche in riferimento ad un anno come il 2019, non influenzato dalle dinamiche epidemiologiche.

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