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di Lorenzo Mosciatti

Ebiquity alza le stime: investimenti pubblicitari in Italia in crescita del 9,6% nel 2021

È il digital il principale motore della ripresa del comparto con una spesa attesa in aumento del 10,8%. Il punto con Giulia Biesuz, Managing Director della società

Giulia Biesuz, Managing Director Ebiquity Italia

Giulia Biesuz, Managing Director Ebiquity Italia

Ebiquity rivede al rialzo le previsioni di chiusura del mercato pubblicitario italiano nel 2021 rispetto a quanto comunicato a inizio anno. «Ad oggi gli investimenti pubblicitari sono in netta ripresa rispetto all’anno precedente, tanto che la nostra stima per la fine dell’anno è di una crescita del 9,6%», spiega Giulia Biesuz, Managing Director Ebiquity Italia.

A trainare il comparto sono quei settori che sono stati maggiormente colpiti dalla pandemia, «come l’automotive, la ristorazione, l’intrattenimento e, in parte, il comparto dei viaggi, oltre a quegli eventi sportivi di livello internazionale come gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Tokyo che come sempre hanno influito positivamente sugli investimenti».


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Passando ai mezzi è il digital, sottolinea Ebiquity, il principale motore della crescita con una spesa prevista in aumento del 10,8%, contro il +8% ipotizzato a febbraio. «I formati digitali contribuiscono maggiormente all’incremento delle vendite pubblicitarie, l’ecommerce in particolare gode ancora del boom dello scorso anno favorito dalla pandemia, anche se ora si prevede una contrazione fisiologica. Le piattaforme people based contribuiscono all’incremento degli investimenti e tra i social la piattaforma più utilizzata, seppure in lieve calo, resta Facebook, seguita da Instagram. In netta crescita Linkedin e TikTok». Bene anche le piattaforme di gaming, «prima tra tutte Twitch, le cui ore spese sono aumentate anche nel primo semestre del 2021 con l’incremento più alto e risultati migliori anche delle le piattaforme di gaming di YouTube e Facebook». La società segnala quindi un’impennata di investimenti sull’influencer marketing con pianificazioni da parte dei marketer in aumento anche fino al 76%. 

Sempre nell'ambito del digitale, «Ebiquity stima una crescita anche degli investimenti per il DOOH che, sostenuti dalle nuove tecnologie integrative, saranno in grado di riconoscere i cellulari nelle vicinanze e saprà determinare quale annuncio mostrare e dove, se sul cellulare o sul cartellone».

La stampa vede rosa se si analizzano i newspaper, con investimenti in crescita del 4,2%, ma non per i magazine, in linea con risultati del scorso anno (+0.9%). La radio dovrebbe chiudere con un aumento della spesa del 6,2%, una crescita dunque che non riporta gli investimenti al livello del 2019. Il mezzo beneficerà quest’anno in particolare del ritorno all’utilizzo dell’autoradio, il device da sempre preferito. 

«Per l’OOH, il media che più ha sofferto gli effetti del lockdown, prevediamo un segno positivo a fine dell’anno, +5,4%, anche in virtù di un “effetto elastico” rispetto al 2020». 

Chiudendo con la televisione, il mezzo oltre al boom dello streaming e all’aumento dell’audience nel corso dei primi mesi del 2021, ha registrato anche un incremento degli investimenti nell’addressable tv, vera e propria novità del settore. Il piccolo schermo dovrebbe quindi chiudere l’anno con una spesa pubblicitaria in aumento del 10% (meglio del +9% ipotizzato a gennaio), recuperando le perdite causate dal Covid e tornando sui livelli del 2019.

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