Al via “Boost with Facebook” per la digitalizzazione delle Pmi italiane
Il social lancia anche Made by Italy, Loved by the world, il sito che aiuta le aziende a sviluppare il proprio business anche attraverso l’export
È partito oggi da Roma “Boost with Facebook”, il programma di formazione gratuito dedicato alle piccole e medie imprese italiane, promosso da Facebook e da EDI Confcommercio con l’obiettivo di favorirne la digitalizzazione, aiutandole a far crescere il proprio business e a promuovere i prodotti del made in Italy sui mercati internazionali. L’iniziativa è stata organizzata all’interno degli spazi di Binario F, il centro italiano di Facebook dedicato alla formazione e allo sviluppo delle competenze digitali di persone, imprese, associazioni e istituzioni - ospitato presso l'Hub di LVenture Group e LUISS EnLabs alla stazione Termini di Roma. La tappa romana è la prima di un Roadshow che toccherà anche le città di Bari e Padova. Nel corso dell’incontro di oggi, un team di esperti ha spiegato come utilizzare Facebook, Instagram e WhatsApp per attrarre nuovi clienti e accelerare l’export. I partecipanti hanno avuto anche l’opportunità di confrontarsi con alcune Pmi sulle opportunità offerte dalle tre piattaforme per elaborare strategie di marketing efficaci, attrarre nuovi clienti e incrementare le vendite, anche all’estero. Le Pmi sono, infatti, la spina dorsale dell’economia italiana. Nel nostro Paese sono presenti 4,5 milioni di piccole e medie imprese che rappresentano il 90% dei business, realizzano il 67,3% del fatturato nazionale e creano oltre il 99% dei posti di lavoro. In Italia 3 Pmi su 4 usano Facebook per la propria attività per farsi conoscere, attrarre nuovi clienti, mentre quasi la metà afferma di aver assunto nuovi dipendenti grazie alla crescita ottenuta usando questa piattaforma. Su Facebook sono, infatti, attivi mensilmente 31 milioni di italiani e l’88% è collegato con almeno una piccola media impresa. Il 76% delle Pmi italiane usa anche WhatsApp e il 95% degli utilizzatori dichiara di farlo per comunicare con i clienti. In generale, più della metà delle Pmi italiane si ritiene abbastanza tecnologica (59,4%), ma solo il 18,2% crede di aver raggiunto un livello molto alto di innovazione digitale. Le imprese che si sentono molto tecnologiche sono, di fatto, quelle che investono per sviluppare nuovi modelli di business (62,7%) e in funzione dell’internazionalizzazione (36%). La trasformazione digitale consente, infatti, alle piccole e medie imprese di incrementare la velocità di espansione o di individuare nuovi mercati rispetto a quelli in cui operano tradizionalmente. Secondo i dati Istat elaborati da Censis, le Pmi con 218 miliardi di euro contribuiscono a poco più del 50% del valore delle esportazioni del nostro Paese che si attestano attorno ai 418,9 miliardi di euro. Ma le Pmi continuano a preferire i canali tradizionali a soluzioni di export digitale. Infatti, l’80% esporta online ma sempre in affiancamento a strumenti offline e il 56% sostiene che solo una quota marginale del proprio fatturato prodotto all’estero è generato dall’e-commerce.