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11/10/2021
di Lorenzo Mosciatti

WeRoad raccoglie 13,5 milioni di euro per finanziare crescita ed espansione internazionale

La scale-up italiana specializzata in viaggi avventura a lungo raggio per il target Millennial si avvia a chiudere il 2021 con un giro d’affari superiore al 2019

Alessandro Zanchetton, Managing Director di WeRoad

Alessandro Zanchetton, Managing Director di WeRoad

WeRoad raccoglie 13,5 milioni di euro per finanziare crescita ed espansione internazionale.

La scale-up italiana specializzata in viaggi avventura a lungo raggio per il target Millennial di OneDay Group non solo resiste, dopo i due anni più difficili di sempre per l’industry del travel, ma si avvia alla chiusura di un 2021 con un giro d’affari superiore al 2019 e riprende lo slancio della crescita con nuovi capitali. 

“Parallelamente alla gestione che ci ha permesso di uscire solidi dal mare in tempesta della pandemia, nell’ultimo anno abbiamo lavorato con i nostri investor che ci hanno sempre rinnovato la fiducia e sostegno”, spiega Alessandro Zanchetton, Managing Director di WeRoad. “Siamo inoltre andati ad ampliare la cap table e ad estenderla anche con un’operazione di club deal gestita da BacktoWork in partnership con Intesa Sanpaolo Private Banking. Un duplice risultato: superare la crisi e avere confermata la fiducia degli investitori, in due anni tutt’altro che normali, specialmente per chi si occupa di turismo”. 


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Segnalata da Sifted come una delle 28 startup italiane su cui investire nel 2021 e da Tech5 di TheNextWeb tra le 5 “hottest” scaleup italiane, WeRoad infatti non solo registra un 2020 poco sotto l’anno precedente, ma nel 2021 si avvia a chiudere l’anno con ricavi superiori all’era pre-Covid. Un risultato raggiunto grazie ad un’attenta gestione del periodo pandemico che consente a WeRoad di beneficiare ora dell’effetto di rimbalzo positivo del travel. Secondo la European Travel Commission infatti, non solo la domanda di viaggi ha avuto un’impennata nel periodo estivo, ma il 54% degli europei intende prenotare un viaggio dopo essere stato vaccinato contro il Covid-19, e di conseguenza la domanda continuerà a crescere nell’ultimo quarter del 2021 nel 2022. 

“Sono stati due anni molto difficili", dice Paolo De Nadai, Ceo e founder di WeRoad. "Le restrizioni hanno messo a dura prova la serenità di tutti noi, la solitudine è esplosa e con essa l’esigenza di tornare a viaggiare, condividere esperienze, vivere di nuovo una vita piena e libera. Siamo quindi molto fieri dell’impatto che WeRoad ha nella vita delle persone e sentiamo forte la responsabilità di essere un attore protagonista di una ripartenza che metta le connessioni umane al centro. Viaggiare è uno strumento potentissimo di scoperta di noi stessi, di nuovi amici e di popoli e culture lontane. Più viaggiamo e più contribuiamo a costruire un mondo più aperto, inclusivo ed equo. Un bisogno al giorno d’oggi ancora più necessario, che anche gli investitori hanno compreso”. 


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Nell’ambito della raccolta da 13,5 milioni di euro appena conclusa da WeRoad (scale-up italiana specializzata in viaggi avventura per il target Millennial), 4 milioni sono stati raccolti da capitali privati attraverso un club deal realizzato dalla piattaforma BacktoWork, al quale hanno aderito oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking. È l’esempio di come, sempre più in Italia, i capitali privati possano avere un impatto diretto sulla crescita del tessuto imprenditoriale, grazie al crowdinvesting che permette di investire in asset class “alternative”, ovvero aziende selezionate, solide, innovative e in crescita. La campagna, lanciata da BacktoWork con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center, è ad oggi la maggiore in Italia nel 2021 e una delle maggiori di sempre per capitale raccolto.
 
WeRoad ha raccolto 13,5 milioni di euro in un mix tra equity, debito e convertible, un’operazione che non solo vede rafforzati diversi investitori storici che hanno creduto nella società fin dall’inizio, ma che ha aperto le porta della società anche a nuovi capitali privati tramite un club deal realizzato attraverso BacktoWork per un totale di 4 milioni di euro. 


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Alla campagna lanciata da BacktoWork con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center (la società del gruppo che si occupa di esplorare e apprendere nuovi modelli di business e fungere da motore e stimolo della nuova economia in Italia), hanno aderito oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking mentre l'operazione di investimento è stata gestita tramite il veicolo societario Finroad srl il cui promotore è Riccardo Schiavotto, founder di Lanieri.com (di cui ha realizzato la exit nel 2020) e pluri-WeRoader. 

“La campagna di WeRoad è la seconda operazione sulla nostra piattaforma che coinvolge con successo i clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking, a dimostrazione che il crowdinvesting può diventare un efficiente strumento d’investimento alternativo per gli HNWI”, commenta Alberto Bassi, Ceo di BacktoWork. “In questo modo, inoltre, i capitali privati possono esercitare un impatto diretto sulla crescita del tessuto imprenditoriale innovativo, contribuendo di fatto al rilancio dell’economia italiana in un momento delicato di ripresa come quello che stiamo vivendo.” 

Questa raccolta rappresenta per WeRoad nuova linfa per sostenere lo scale up in Italia e all’estero: “Vogliamo raggiungere la leadership nel mercato italiano, accelerare la crescita su quello spagnolo e avviare la conquista di quello inglese”, conclude Alessandro Zanchetton. “Siamo fermamente convinti che il nostro modello costituisca un unicum nel settore del travel: a differenza dei principali player del mercato, WeRoad è infatti contemporaneamente un tour operator, un community business e una travel tech company. Grazie all'insieme di questi tratti, che costituiscono l’unicità di WeRoad nel panorama del travel, siamo convinti di avere tutte le carte per diventare il leader paneuropeo entro il 2025”.

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