Sede e team Bebit nel metaverso
Da oggi parte su Engage un blog a cura di Bebit, la digital company di Libera Brand Building Group specializzata in innovazione tecnologica e comunicazione digitale al servizio dei brand, dedicato al metaverso e alle opportunità che offre, in virtù delle competenze che Bebit vanta in questo ambito grazie alla factory verticale dedicata a servizi di consulenza e sviluppo in ambito Metaverso, NFT e Blockchain.
Questo primo appuntamento sarà una introduzione al Metaverso stesso, mondo virtuale che nell’ultimo anno ha ospitato e dato sempre più visibilità al settore dell’Entertainment, del Gaming, del Live shopping, ma anche dell’ E-learning, del Customer Care, del Social media, dell’Industrial Design e del Real Estate.
Tuttavia, per comprendere il boom che nell’ultimo anno ha caratterizzato il fenomeno Metaverso, occorre fare un passo indietro e analizzare i cambiamenti che hanno portato alla nascita e diffusione del Web 3.0.
Secondo la definizione coniata nel 2014 da Gavin Wood, fondatore di Polkadot, il web 3.0 è una forma di web decentralizzato che utilizza tecnologie quali blockchain, crypto e NFT.
In netta contrapposizione con il web 2.0 - centralizzato e controllato in gran parte dalle Big Tech - si è diffuso per rispondere ad una nuova esigenza degli utenti: quella di costruire un internet più user-centric, controllato da una vera e propria democrazia digitale dove ogni utente ha lo stesso valore.
Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma, che ad oggi, grazie al cloud computing e a tecnologie quali l’AI, la realtà aumentata, le crypto (DeFi), la blockchain e gli NFT (Not Fungible Token), può consentire agli utenti di guadagnare attraverso la presenza e attività online.
METAVERSO: COS’È E COME FUNZIONA
Il Metaverso può essere definito come un ambiente multi utente che unisce realtà fisica e realtà virtuale-digitale. A coniare una sua definizione è stato lo scrittore Neal Stephenson, nel 1992, nel romanzo ”Snow Crash”. Qui il Metaverso viene descritto come una realtà virtuale tridimensionale, popolata da avatar che interagiscono tra loro in uno spazio virtuale immersivo, che replica le dinamiche e sfaccettature del mondo reale.
Oggi è possibile accedere al metaverso scaricando un’applicazione da mobile o desktop, indossando un visore o dispositivi di realtà virtuale. Fondamentali infatti per rendere reale e accessibile questo mondo digitale, sono la realtà virtuale e quella aumentata: la prima consente agli utenti, per mezzo di apparecchiature multisensoriali, di accedere al metaverso, la seconda invece è fondamentale per porre in connessione spazialmente mondo fisico e virtuale attraverso input digitali.
Un esempio di metaverso multi-accesso arriva da Spatial, piattaforma dotata di infiniti ambienti virtuali accessibili sia da desktop/mobile che attraverso visori VR, nei quali è possibile accedere grazie a degli avatar in 3D, consente di interagire, condividere idee in tempo reale e manipolare oggetti in 3D. Un altro esempio invece è il popolatissimo Roblox, graficamente e tecnicamente diverso da Spatial, ma altrettanto ricco di opportunità che numerosi grandi marchi non hanno esitato a cogliere. Si può affermare dunque che il numero di metaversi è veramente ampio, così come lo sono le loro caratteristiche, ma ci soffermeremo nel descrivere ciascuno in un articolo dedicato.
LE INFINITE POTENZIALITÀ DEI MONDI VIRTUALI
I recenti studi di mercato parlano chiaro: il fenomeno metaverso non solo è destinato a restare, ma a crescere di numeri e fatturato.
Come rivelano infatti le ricerche condotte da McKinsey & Co, solo nel 2021 le società che hanno investito nel metaverso hanno raccolto oltre 10 miliardi di dollari, mentre Epic Games, l’azienda produttrice di Fortnite, è riuscita a raccogliere nell’ultimo anno 3 miliardi di dollari di investimenti per finanziare la sua visione a lungo termine del metaverso, lanciando al contempo una partnership con Lego nel mondo virtuale.
Trend positivi che si confermano anche per gli anni a venire: da qui al 2030, sempre secondo McKinsey & Co, le imprese e i consumatori spenderanno 5 trilioni di dollari per il metaverso, mentre gli investimenti saranno compresi tra i 144 miliardi e i 206 miliardi di dollari.
La sfida dunque, per le imprese intenzionate a trarre profitto da questa opportunità di business, è quella di reperire le risorse, le competenze e le esperienze necessarie per affermarsi con successo nel metaverso, anche attraverso partnership strategiche con realtà al passo con il futuro.
Si conclude così il primo appuntamento di questa rubrica dedicata al metaverso e alle infinite potenzialità del Web 3.0. Appuntamento la prossima settimana con “I Metaversi esistenti: Meta, Spatial, The Sandbox e altri ancora”.
Per approfondimenti: https://www.bebit.it/services/metaverso-3d/