28/04/2020

Omnicom: arrivano i tagli, Q1 2020 meglio delle attese

La holding pubblicitaria statunitense annuncia i primi provvedimenti attuati per mitigare l’impatto della crisi sanitaria sui suoi conti

Anche Omnicom, al pari dei suo concorrenti, ha annunciato un piano di riduzione dei costi basato anche su licenziamenti a causa dell’impatto che la crisi sanitaria in corso sta avendo sulla spesa pubblicitaria dei suoi clienti. La holding pubblicitaria statunitense che controlla agenzie come DDB, BBDO, OMD e PHD ha così confermato al mercato quanto già comunicato ai suoi dipendenti a metà aprile, non fornendo però dettagli sul numero degli esuberi. La società ha infatti confermato di attendersi un calo dei ricavi nel corso dell’anno e ha dunque iniziato a mettere in atto le misure necessarie affinché la riduzione del business non metta in difficoltà la sua posizione finanziaria. "La pandemia frenerà il business di quasi tutti i nostri clienti ma alcuni settori sono già stati colpiti e in modo più significativo di altri. E hanno iniziato di conseguenza a ridurre i costi, rinviando o riducendo le spese per la comunicazione e il marketing", ha affermato la società in una nota. L’annuncio dei tagli è avvenuto in occasione della pubblicazione del bilancio del primo trimestre dell’anno, solo nella parte finale toccato dalla crisi del Coronavirus. Le performance di Omnicom sono risultate migliori delle aspettative del mercato. La società guidata dal Ceo John Wren ha ottenuto nel primo trimestre dell’anno un utile netto diluito per azione pari a 1,19 dollari, in miglioramento rispetto agli 1,17 dollari dello stesso periodo del 2019. Gli analisti si attendavano invece ancora un utile di 1,19 dollari. L’utile netto è invece diminuito dell'1,9%, a quota 258,1 milioni. Il giro d’affari trimestrale di Omnicom è stato di 3,41 miliardi di dollari contro i 3,36 miliardi attesi dal Consensus. Lo scorso anno Omnicom aveva fatturato 3,47 miliardi.

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