Il board di M&C Saatchi ha deciso all’unanimità di chiedere agli azionisti del gruppo pubblicitario britannico di fare dietro front sull'Opa presentata da Next Fifteen Communications e di votare dunque contro. In un comunicato il board ha spiegato che le condizioni dell'Opa non sono pià accettabili, dopo la perdita di valore del titolo Next avvenuto delle ultime settimane. Da qui la decisione di raccomandare ai soci di respingere l'offerta.
Il 20 maggio scorso i cda di M&C Saatchi e di Next Fifteen Communications avevano annunciato di avere concordato i termini di un'Opa in titoli e contanti da parte di Fifteen Communications sull'intero capitale di M&C Saatchi. Il 9 giugno il board di Next Fifteen Communications ha reso noto che i termini dell'offerta erano definitivi e non sarebbero stati migliorati.
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In base al prezzo delle azioni di Next Fifteen Communications prima dell'annuncio dell'Opa, l'offerta valutava ogni azione di M&C Saatchi 247,2 pence, ma da allora “il prezzo delle azioni di Next Fifteen Communications è significativamente peggiorato”, tanto che il valore di ciascuna azione di M&C Saatchi sulla base del prezzo di chiusura del 16 giugno è sceso a 189 pence.
Gli amministratori da tempo hanno fatto sapere anche di voler respingere l'offerta rivale presentata da AdvancedAdvT, perché contiene condizioni inferiori “alle prospettive standalone di M&C Saatchi”. Se tali prospettive non si materializzassero, tuttavia, il board “ritiene l'offerta di Next 15 superiore a quella di AdvancedAdvT".
M&C Saatchi è uno dei più importanti gruppi pubblicitari internazionali, è quotato alla Borsa di Londra ed è attivo in 23 paesi, tra Gran Bretagna, Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Africa e Australia.
Il modello di sviluppo internazionale del network è fondato sull’apertura di agenzie che vedono il coinvolgimento di soci locali. Come in Italia, dove gli azionisti di M&C Saatchi Milano sono Carlo Noseda, Silvio Meazza, Jonathan Grundy, Vincenzo Gasbarro e Luca Scotto di Carlo, al momento del lancio ciascuno con l'8% delle quote con la capogruppo inglese azionista di maggioranza. Gli uffici di Milano, avviati nel 2010, sono uno dei sei hub internazionali della società insieme alle sedi di Londra, New York, Cape Town, Singapore e Sydney.