Alessandra De Siena, Co-Founder di Digital Dust
Digital Dust continua ad incrementare il suo giro d’affari, investe nelle risorse umane e in un team sempre più multidisciplinare, e si prepara ad allargare l’offerta agli NFT grazie ad una nuova partnership.
Fondata nel 2013 come agenzia di influencer marketing, «siamo stati tra i primi player ad investire in questo settore», oggi Digital Dust si è trasformato in un gruppo attivo su più fronti a sostegno delle strategie di comunicazione dei brand. «Siamo un’agenzia di comunicazione specializzata nel mondo digital con una spiccata componente creativa internazionale», spiega Alessandra De Siena, Co-Founder di Digital Dust ed azionista del gruppo insieme a Federica Zucchi, Co-Founder, e Matteo Zucchi, Executive Chairman.
«L’influencer marketing è un mondo in costante evoluzione. Un tempo era principalmente una vetrina di awareness per i brand, oggi quello che conta sempre di più è la conversione, la tensione verso l’ecommerce e i risultati di vendita, un fenomeno di certo accelerato dalla pandemia». Un approccio, quello legato alla performance, «sui cui Digital Dust ha investito già da diversi anni, ben prima del Covid, con l’adozione di tool specifici per il tracciamento delle attività degli utenti e dei risultati della campagne di conversione, grazie in particolare alla partnership avviata nel 2015 con il gruppo statunitense Creator IQ».
L’identità dell’agenzia è via via mutata nel tempo «prima con l’adozione di un approccio consulenziale nella social media strategy a 360°, poi con un focus sempre più marcato verso tutto quello che è creatività. Negli anni sono entrati così in Digital Dust tanti creativi, producer video e fotografi, che hanno dato vita ad un team in grado di realizzare per i nostri clienti contenuti non solo per i social ma anche per campagne advertising classiche». L’organizzazione di Digital Dust verte così oggi su tre reparti che fanno capo ad altrettanti responsabili, ovvero Alessia Bechelli, Head of Digital Pr, Roberto Pignataro, Head of Creative, e Giulia Mottini, Head of Social.
La campagna per la limited edition di Mulac realizzata con Achille Lauro
Una case history che mette bene in luce il modus operandi di Digital Dust è la campagna per la limited edition di Mulac realizzata con Achille Lauro.
«Negli ultimi anni ci occupiamo sempre più spesso di progetti a 360° che abbracciano sia l’online sia l’offline. E’ il caso ad esempio dell’ideazione della prima capsule collection gender-less per il nostro cliente Mulac firmata da Achille Lauro. “Maleducata” by Achille Lauro è una capsule in edizione limitata composta da prodotti multiuso dall’animo glam e rock, appositamente studiati per creare trucchi simbolo di fluidità. Il cantautore non ha prestato solo il volto, ma è stato coinvolto in tutti i passaggi di produzione: dal processo creativo alla scelta dei prodotti fino alla loro realizzazione, condividendo con Mulac valori identitari imprescindibili e la promozione di una nuova idea di bellezza fuori dai cliché e dagli stereotipi. Un progetto che è stato sviluppato da Digital Dust in tutte le fasi: dall’ideazione all’idea strategica di comunicazione, dal coinvolgimento del talent alla produzione, dall’organizzazione dell’evento di presentazione a Milano con talent e vip sino al piano editoriale di lancio».
Le agenzie partner di Digital Dust e lo sguardo rivolto al mondo degli NFT
Digital Dust opera sul mercato «con un’offerta sempre più diversificata anche grazie ad una serie di partnership avviate con realtà che, grazie alle loro competenze tecniche integrate al nostro consolidato know-how nell’ambito della creatività, ci permettono di affiancarci ai clienti con un ampio ventaglio di soluzioni per rispondere al meglio ai loro obiettivi di marketing e comunicazione». Gli accordi oggi attivi sono quelli con Extera sul fronte del social advertising e del performance marketing, con la talent agency Flame Talent e con la società statunitense Scout Digital.
I fondatori di Digital Dust non rimangono fermi e guardano ora con attenzione il mondo degli NFT, «dal nostro punto di vista un valido alleato a disposizione dei marchi per fidelizzare ancora di più i propri utenti e clienti. Per questa ragione contiamo di finalizzare presto una nuova partnership con una società specializzata nel ramo».
I numeri di Digital Dust
Digital Dust si avvia intanto a chiudere l’esercizio 2022 «con un fatturato in aumento del 30% rispetto al 2021 e con la volontà di mantenere lo stesso trend di crescita nei prossimi anni». Anche le risorse umane sono aumentate con lo stesso trend. Ad oggi Digital Dust impiega tra dipendenti e collaboratori una quarantina di professionisti, mentre considerando tutte le società del gruppo il numero supera le 150 unità.
In quasi dieci anni di vita, Digital Dust ha lavorato per più di 500 clienti in 37 paesi, realizzando oltre 1.000 progetti e più di 150.000 contenuti, con il coinvolgimento di circa 20.000 talent.