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29/04/2022
di Andrea Di Domenico

Visione comune, dinamismo e competenze: così le aziende vincono la sfida del digitale

Nella nuova era del consumo digitale, fortemente accelerata dal Covid-19, le imprese sono chiamate a un cambio di passo che riguarda anche la capacità di raccogliere e legge i dati. Ne parliamo con Rosella Serra, Advertising Industry Relations Manager di Google Italia

Rosella Serra

Rosella Serra

Allineamento del gruppo dirigente, atteggiamento mentale dinamico e acquisizione di competenze digitali stanno emergendo come caratteristiche distintive delle aziende che si stanno adattando più rapidamente alla nuova era del consumo digitale, fortemente accelerata dal COVID-19. Ne parliamo con Rosella Serra, Advertising Industry Relations Manager di Google Italia, azienda che anche quest’anno partecipa in qualità di Sponsor al Master in Data Science per la Comunicazione Digitale di UPA, importante percorso di formazione che anche Engage sostiene come media partner.

Rosella, gli ultimi 2 anni hanno segnato una rapida accelerazione del ruolo della tecnologia nella vita delle persone. A vostro avviso, quali sono i fenomeni più importanti, di cui le imprese in particolare dovrebbero tenere conto?

L’impatto dell'emergenza coronavirus ha accelerato la presenza di consumatori online e aumentato complessivamente tra il 50% e il 70% del traffico su Internet. Milioni di persone si sono intrattenute, hanno lavorato da casa o hanno ordinano la spesa online. Questi cambiamenti nel comportamento indicano che le esigenze dei consumatori si sono evolute e che hanno sviluppato una serie di nuove aspettative. Per confrontarsi con questa nuova normalità, le aziende possono trovare un grande alleato nel digitale.

Il raggiungimento di una maturità e consapevolezza digitale – che passa attraverso le giuste tecnologie e strategie per ottenere una copertura e una misurazione efficaci e dando la priorità alla privacy del consumatore – può apparire un'impresa difficile. Le ricerche dimostrano però che farlo può portare a un risparmio sui costi e può, di conseguenza, contribuire ad aumentare i ricavi. Abbiamo collaborato con BCG per analizzare la trasformazione digitale nel settore pubblicitario nel contesto della pandemia. Insieme, abbiamo individuato tre azioni che le aziende possono intraprendere per accelerare la trasformazione e preparare le proprie attività ad affrontare il futuro: farsi orientare dai dati proprietari, conoscere meglio la propria audience per migliorare il ROI e dare risalto a collaborazioni trasversali e partnership strategiche.

Di fronte a questo scenario, qual è stata finora la risposta delle aziende italiane?

I leader aziendali sono ben consapevoli che siamo in una nuova era del consumo digitale, fortemente accelerata dal COVID-19. Sempre grazie alla ricerca condotta in collaborazione con BCG sulla trasformazione digitale, abbiamo cercato di capire meglio perché alcune aziende siano in grado di ottenere un valore aggiunto significativo dalle soluzioni digitali meglio di altre.

Abbiamo studiato le competenze e la maturità digitali di 2000 aziende internazionali e abbiamo scoperto che il valore aggiunto, ottenuto grazie alle soluzioni digitali utilizzate, è indissolubilmente legato alla capacità di scalarle in tempi rapidi. Questo fattore ci ha consentito di distinguere dagli altri i "leader del digitale" (circa il 30% delle aziende che ottengono un valore aggiunto significativo dal digitale). La nostra ricerca ha mostrato che i leader del digitale riescono a triplicare le entrate e il risparmio sui costi, nonché a registrare un time to market due volte più rapido rispetto alle aziende non ancora capaci di sfruttare adeguatamente gli strumenti digitali.

Sono tre le caratteristiche chiave che hanno permesso a queste aziende di scalare efficacemente le proprie soluzioni digitali: in primo luogo, l’allineamento del gruppo dirigente: le aziende registrano risultati ottimali in questo campo quando la trasformazione digitale non dipende da un unico responsabile, ma dall'intero gruppo dirigente che si allinea su una strategia e una tabella di marcia comuni; secondo, l’atteggiamento mentale dinamico: invece di considerare la trasformazione digitale come un progetto occasionale, i leader del digitale operano con un atteggiamento mentale adattivo e dinamico, per migliorare e scalare i progetti pilota man mano che verificano il loro ROI e che il panorama cambia; il terzo fattore-chiave è l’acquisizione di competenze: investire in tutto ciò che possa aiutare l'azienda a ottenere un valore aggiunto dal digitale. Per comprendere efficacemente la situazione, le aziende devono sfruttare i dati proprietari sia interni che condivisi dai clienti. Per ottenere informazioni dai dati, è necessario che tutti i membri dell'organizzazione abbiano accesso agli stessi dati e che questi dati siano utili e affidabili. Inoltre, promuovere una forza lavoro competente e un posto di lavoro più inclusivo e diversificato permette ai leader del digitale di definire modelli aziendali più resilienti a lungo termine.

Quale ruolo può giocare la formazione in questo scenario?

La formazione è da sempre una priorità per Google. Negli anni abbiamo sviluppato programmi dedicati alle PMI, come per esempio Eccellenze in digitale in collaborazione con Unioncamere e con il supporto di Google.org e grazie ai Punti Impresa Digitali delle Camere di Commercio, offrendo formazione gratuita a tutti i lavoratori che vogliano accrescere le proprie competenze digitali. Con UPA Academy sosteniamo i Master di specializzazione ormai da anni. In particolare il Master in Data Science di UPA ha per noi una grande rilevanza, in quanto unico nel suo genere e nel tipo di preparazione che garantisce, formando i giovani e i clienti in un mondo in cui non si può più prescindere dalla data strategy. Per questo abbiamo dato in esclusiva ad UPA delle licenze del Google Career Certificates per approfondire le competenze digitali negli ambiti più richiesti dal mercato e dalle aziende.

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