Il contextual targeting (in versione 2.0) sta conquistando il mercato. E per una buona ragione: i cookie di terze parti sono destinati a scomparire entro la fine del 2023 e gli investitori pubblicitari sono alla ricerca di nuovi modi per raggiungere i consumatori in target.
Il contextual targeting, attraverso topics e keywords, individua le pagine con contenuto più vicino al proprio targeting, per mostrare gli annunci a esse pertinenti.
«Questi elementi, se presi singolarmente, sono molto utili per i marketers ma, insieme, offrono opportunità e scalabilità incredibili», ci spiega Umberto Torrielli, Chief Strategy Officer di Silverbullet-4D, società che opera nel campo del contextual advertising con l’innovativa piattaforma dedicata “4D”.
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Se l’utilizzo delle keyword è alla base di qualsiasi approccio al contextual targeting, oggi il topic targeting sta diventando sempre più popolare. Si tratta di due concetti complementari. Le keyword sono come i mattoni che costruiscono il ponte di collegamento tra il contenuto della campagna e il mercato pubblicitario. Gli algoritmi e i sistemi di machine learning le utilizzano per ricercare un preciso match delle parole, identificando precisi contenuti in target.
I topic sono categorie tematiche più ampie, in cui una determinata campagna potrebbe rientrare, come fashion, music, food, eccetera. Ovviamente la scelta di un topic consente di identificare con maggiore precisione il contenuto tematico delle pagine sulle quali pubblicare i propri annunci.
«I topic cambiano radicalmente il modo del contextual targeting: quando i brand vogliono ottenere awareness e reach, i topic diventano fondamentali poiché consentono di selezionare una serie di argomenti che possono sviluppare una reach enorme», spiega Umberto Torrielli, Chief Strategy Officer di Silverbullet-4D.
Tutto ciò che i marketers devono fare, continua Torrielli, è iniziare a selezionare diversi contesti relativi al proprio target e poi aggiungere semplicemente diverse keyword, soprattutto quelle “secondarie”, ossia correlate al tema principale.
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«La combinazione di keyword targeting e topics targeting rende possibile ottenere granularità e scalabilità nello stesso momento - sottolinea il Chief Strategy Officer di Silverbullet-4D -. Con 4D attraverso i topics e grazie ai nostri tool di intelligenza artificiale aiutiamo i nostri clienti nella customizzazione di vere e proprie personas: Binge-Watchers, Game Players, Home Hunters, per fare degli esempi. I nostri algoritmi inoltre sono in grado di targetizzare topics come Brand Competitors analizzando anche sentiment negativi. 4D offre trasparenza totale: tutte le keyword possono essere analizzate e ottimizzate in ogni momento attraverso il tool di analisi 4D Outcomes. E tutto questo in un solo click», conclude Umberto Torrielli.