Il dibattito che è in corso da tempo nel mondo (m)adtech? Uomo contro macchina. Alcuni decenni fa molti vedevano l'ascesa delle macchine, oggi, per fortuna, lavoriamo in armonia con loro.
Superate le incertezze iniziali, ora sappiamo molto bene quanto le nuove tecnologie possano facilitare il nostro lavoro e potenziarne i risultati. Ma riusciamo sempre a trovare il giusto equilibrio tra l'utilizzo ottimale della tecnologia e la trasformazione degli algoritmi in risultati?
Gabrio Casati, Campaign Operations Director di Silverbullet, ci racconta l’esperienza di 4D Context Outcomes Engine, nuova funzionalità che aggiunge le ottimizzazioni automatiche all'interno dell’offerta Outcomes di 4D, la piattaforma di contextual targeting della società.
«Come motore di risultati di nuova generazione per l'era post-cookie, i progressi tecnologici di 4D offrono risultati incredibili ai marketer di tutto il mondo – spiega Casati –. 4D, tramite gli Outcomes, è in grado di sfruttare un ciclo continuo di dati e informazioni basati sulle performance per ottenere risultati attraverso l’ottimizzazione ongoing dei contesti. Attingendo ai più avanzati algoritmi di data science e alla tecnologia proprietaria di apprendimento automatico, 4D combina il targeting e il motore di ottimizzazione per far emergere insights e raccomandazioni in tempo reale.»
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Ma il lavoro manuale è ancora necessario, in qualche forma, e spesso può essere faticoso e inefficiente. «Fortunatamente per tutti i trader, gli account manager e i media planner là fuori, abbiamo deciso di rendere le cose un po' più semplici. Abbiamo introdotto le ottimizzazioni automatiche all'interno della nostra offerta 4D Outcomes, con l'obiettivo di aggiornare il modo di lavorare. La nostra potente tecnologia applicherà automaticamente le ottimizzazioni per tutta la durata della campagna, facendo risparmiare tempo e assicurando di massimizzare le performance della campagna.»
Quali sono i tre principali vantaggi nell’utilizzare 4D Context Outcomes Engine?
«Innanzitutto, ottimizzazioni intelligenti – continua il manager -: l'intelligenza artificiale avanzata analizza i dati della campagna per generare ottimizzazioni che aumentano le performance e che vengono poi applicate automaticamente al contesto. Secondariamente, azioni orientate agli obiettivi: le ottimizzazioni automatiche lavorano sulla base del KPI selezionato e forniscono insights in tal senso. Infatti, le parole chiave più performanti vengono aggiunte e quelle meno performanti vengono rimosse senza bisogno di un intervento manuale; è la nostra tecnologia a guidare le campagne. Poi, una gestione senza sforzo: le ottimizzazioni automatiche sono anche un ottimo strumento di time saving: la componente operativa delle ottimizzazioni viene lasciata all’algoritmo in modo che ci si possa dedicare ad azioni più strategiche. Infine, un arricchimento e ampliamento della strategia: grazie al tag di 4D è possibile avere insights aggiuntivi che possono aiutare a espandere le proprie strategie di targeting. Questi insights possono essere utili, per esempio, perché individuano le keyword più performanti che possono essere utilizzate per migliorare altri canali come la search; inoltre, gli insights sui contenuti più affini e rilevanti possono suggerire ai team creativi dei contenuti più affini ai reali interessi del pubblico target.»