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di Alessandra La Rosa

YouTube sempre più vicina alla televisione: battaglia o alleanza?

La piattaforma di Google lancia il progetto YouTube TV e intanto attrae sempre più utenti: attualmente su sito e app vengono visti video per 1 miliardo di ore al giorno

YouTube si candida sempre più a diventare un acerrimo concorrente della tv. O forse un suo alleato? In un post pubblicato in questi sul blog ufficiale della piattaforma video, Cristos Goodrow, VP of engineering di YouTube, ha rivelato che attualmente vengono visti complessivamente 1 miliardo di ore di video ogni giorno su YouTube, tra sito e app mobile. Tanto per chiarirci, scrive il manager, "se ci sedessimo e guardassimo filmati su YouTube per un miliardo di ore, impiegheremmo circa 100 mila anni". Non è poco. Questa cifra sembra confermare che la strada da qualche tempo intrapresa dalla piattaforma video di Google è stata premiante. YouTube, che inizialmente ha dovuto la sua fortuna a un modello editoriale user-generated, fatto di contenuti prodotti "dal basso" e capaci per la loro originalità di raccogliere anche milioni di visualizzazioni, ha recentemente virato questa sua iniziale proposizione, passando a un modello più "qualitativo" della propria offerta. Un modello che oggi punta alla valorizzazione di contenuti di qualità, privilegiando soprattutto i cosiddetti "influencer" anche da un punto di vista delle possibilità di monetizzazione. E che proprio grazie a un innalzamento del livello dei contenuti, punta anche agli inserzionisti televisivi. Ne è un chiaro esempio il programma Google Preferred, una nuova soluzione pubblicitaria (da fine 2015 anche in Italia) che consente a brand e centri media di pianificare pubblicità solo nel 5% dei canali YouTube più apprezzati dagli utenti per popolarità ed engagement, con modalità del tutto simili a quelle televisive, compresa un’offerta per target socio demo (qui la notizia).

YouTube: una piattaforma complementare o alternativa alla tv

YouTube insomma già da tempo si propone sempre di più come una piattaforma complementare o alternativa alla tv. E dalla sua ha anche una audience particolarmente preziosa e difficile da raggiungere per i brand che pianificano sul piccolo schermo: i light TV viewers, ossia coloro che guardano meno di 3 ore di televisione al giorno. Qualche mese fa YouTube ha rilasciato i risultati di uno studio sulla composizione del proprio pubblico, e dai dati è emerso che non solo una persona su due accede a YouTube tutti i giorni, ma che questa percentuale cresce proprio in presenza di light TV viewers, arrivando a 2 persone su 3 che usano quotidianamente la piattaforma. Inoltre, il 63% degli intervistati ha dichiarato di guardare YouTube mentre è davanti alla TV e, in questo caso, nel 77% dei casi l’utilizzo non ha correlazioni con il programma trasmesso. Nella fascia d'età 25-44, inoltre, ben il 23% degli utenti ha affermato di guardare YouTube più spesso della televisione. Detto questo, appare chiaro come YouTube abbia del potenziale per arrivare ai big spender del piccolo schermo. Tuttavia, nel corso dei mesi altri competitor si sono messi sulla sua strada. In primis Facebook, che ha fatto capire più volte di stare puntando seriamente sulla pubblicità video, ad esempio con il recente debutto del formato mid-roll, già attivo su Facebook Live e ancora in fase di test sui contenuti video non in diretta del social, o con l'apertura agli spot con audio attivo. Ma anche stelle nascenti come Snapchat, che ultimamente ha lanciato diverse novità sul fronte della pubblicità video. Ma i numeri di questi competitor sono ancora lontani dai numeri di YouTube: giusto per fare un confronto con il miliardo di ore viste al giorno di cui si parlava prima, Facebook a gennaio 2016 ha rivelato che sulla sua piattaforma ogni giorno vengono visti giornalmente video per 100 milioni di ore; su Netflix la cifra sale a 116 milioni di ore.

Debutta il progetto YouTube TV

Intanto, sempre nell'ottica di porsi come alternativa al piccolo schermo, YouTube ha presentato il 28 febbraio YouTube TV, il suo primo servizio di streaming televisivo. Il progetto, al momento lanciato solo nel mercato statunitense, consentirà agli utenti di sottoscrivere un abbonamento a un gruppo di popolari canali della pay-TV, al costo di 35 dollari al mese. A differenza di Youtube RED, che consente di vedere tutti i video di YouTube senza pubblicità e dà accesso a film e serie originali, YouTube TV è sostanzialmente un servizio di streaming, che darà agli utenti accesso a una serie di canali televisivi. Il progetto, infatti, la cui gestazione è durata anni, ha previsto l'avvio di una serie di accordi con varie media company per la distribuzione sulla piattaforma dei contenuti. Nella foto a seguire, i canali che saranno visibili sulla YouTube TV al lancio del progetto. I contenuti saranno anche registrabili su cloud, e il progetto sarà comandabile anche tramite Google Home. I contenuti saranno monetizzati tramite pubblicità: in occasione della presentazione alla stampa, l'azienda ha fatto sapere che sia Google che i network televisivi venderanno pubblicità attraverso il servizio.

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