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di Lorenzo Mosciatti

Zeotap ora unifica, configura e automatizza le scelte di consenso dell'utente con Consent Orchestration

I marketer hanno così la possibilità di attivare i dati su scala in modo semplice nonostante il contesto di restrizioni legate alla privacy sempre più complesso

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Nuova soluzione per Zeotap, la società attiva nel settore delle customer data platform (CDP).

Grazie al lancio di Consent Orchestration, parte integrante della sua piattaforma, da oggi Zeotap è in grado di permettere ai marketer di attivare in modo semplice i dati su scala nonostante il contesto di restrizioni legate alla privacy sempre più complesso. 


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Lo strumento unifica, configura e automatizza infatti il consenso del singolo e le sue preferenze lungo il customer journey, dalla raccolta dati all’attivazione del canale, garantendo la conformità alle normative di GDPR e CCPA. A causa di queste normative, le aziende devono oggi garantire che l’utilizzo che viene fatto dei dati dei clienti sia conforme (in particolare in Europa). Tuttavia, sottolinea Zeotap nella sua nota stampa, si tratta di procedimenti complicati perché il consenso di un ogni singolo cliente può avvenire in molti touchpoint e può essere diverso a seconda dei canali e dei messaggi di attivazione. 

La sfida per i marketer è quella di unificare queste scelte di consenso e agire su di esse velocemente e su scala, senza il bisogno di passare continuamente dal Data Protection Officer (DPO) rallentando così l’attività. Nell’ultimo anno tra l’altro, il numero delle multe legato a violazioni del GDPR è aumentato del 113%. Poiché il blocco dei cookies di terze parti spinge i marketer a fare affidamento sempre di più sui dati di prima parte, la pressione per essere sempre conformi sta inoltre crescendo. 

“Essendo la nostra, una tra le poche Customer Data Platform sviluppate in e per l’Europa, sappiamo bene che molti marketer qui possono vedere la loro attività estremamente limitata dalle sfide che le regolamentazioni della privacy creano ed è un problema che intendiamo risolvere”, ha detto Projjol Banerjea, Co-Founder e Chief Product Officer di Zeotap. “Così facendo, speriamo di stabilire un equilibrio su tre priorità che prima erano in conflitto l’una con l’altra: risultati scalabili per i marketer, esperienza migliore per i clienti e meno preoccupazioni per il loro Data Protection Officer (DPO)”. 

Ma come opera Consent Orchestration?  

La piattaforma in primis integra i dati consensati provenienti da fonti frammentate in un singolo profilo cliente che produce una singola classificazione del consenso. Quindi crea una mappa del consenso e delle preferenze di marketing del cliente nei canali di comunicazione del marketer. Infine, riflette il consenso del cliente e le sue preferenze di marketing in diverse campagne, assicurando la conformità a GDPR e CCPA a livello granulare (ad esempio, riflesso degli scopi consentiti). 

Consent Orchestration continua il percorso del consenso per il trattamento dei dati che spesso inizia con l’uso di una Consent Management Platform (CMP). Se le CMP permettono la raccolta e il controllo dei consensi e delle preferenze di marketing dei clienti, Consent Orchestration si integra infatti con la CMP stessa e permette che i dati vengano automaticamente riflessi in tutte le campagne di marketing omnicanale.  Questa orchestrazione end-to-end fa sì che il percorso dei clienti sia governato da impostazioni che devono essere riviste soltanto una volta da un DPO per creare un sistema di barriere universale.

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