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09/12/2015
di Programmatic-Italia

E’ possibile utilizzare i rich media nelle campagne in programmatic buying?

Torna l’appuntamento con “L’esperto risponde”: uno spazio a cadenza settimanale in cui Cristina Pianura, Ceo Italy di Prime Real Time, risponde a una serie di F.A.Q. sul mondo della pubblicità “automatizzata”

Torna l’appuntamento con “L’esperto risponde”: uno spazio a cadenza settimanale in cui Cristina Pianura, Ceo Italy di Prime Real Time, risponde a una serie di F.A.Q. sul mondo della pubblicità “automatizzata”. Se avete qualche domanda particolare da sottoporre a Cristina, scriveteci a redazione@programmatic-italia.com!


E’ possibile utilizzare i rich media nelle campagne in programmatic buying? La risposta a questa domanda è ovviamente sì. Il tema della difficoltà di buying relativo ai rich media è figlio di alcune limitazioni di natura tecnica, tipica di alcuni mesi fa. La velocità con cui evolvono le tecnologie rende questo tema già oggi superato. Questo non significa che tutte le DSP e le SSP siano già perfettamente compatibili per qualunque tipo di formato rich media, anche se i formati video espandibili da formati standard IAB, o le Skin, sono già una realtà diffusa nel buying tramite private deal. Oggi il trading desk che intenda strutturare una importante strategia di buying basata su rich media video può scegliere sia la filiera più standard legata ai formati Rising Star IAB oggi supportati da tutte le SSP e le più diffuse DSP come DoubleBidManager (DBM) o Appnexus oppure sviluppare un formato customizzato ad alto impatto e gestirlo all’interno dell’Adxechange Adform.

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