di Rosa Guerrieri

ID5 amplia il team e nomina Adam Rowley nuovo Sales & Business Development Director

Ex Head of Partnership di Oracle, il manager si occuperà di accrescere il portafoglio clienti in Europa della piattaforma specializzata nella sincronizzazione dei cookie

ID5, piattaforma specializzata nella sincronizzazione dei cookie, espande il suo team e assume Adam Rowley come Sales & Business Development Director. L’ex Oracle aiuterà le piattaforme di advertising technology - Data Management Platform (DMP), Demand-Side Platform (DSP) e Supply-Side Platform (SSP) - a beneficiare dell’infrastruttura di “shared ID” di ID5 al fine di ottimizzare i match rate e incrementare le entrate pubblicitarie. Rowley porta con se 14 anni di esperienza nel settore. Negli ultimi tre è stato Head of Platform Partnerships per Oracle Data Cloud EMEA, in seguito all’acquisizione di Datalogix, dove ha lavorato per 4 anni. Precedentemente è stato in forze in Mobsta, dove ha lavorato con varie media agency e publisher, e in agenzie come Mediacom, Manning Gottlieb e Diffiniti. Oltre a Rowley, ID5 ha recentemente assunto anche Valbona Gjini come Marketing Director. Valbona ha 8 anni di esperienza nel settore avendo lavorato precedentemente per società come Rocket Fuel, Bazaarvoice e Linkdex. Il suo obiettivo sarà quello di aumentare la visibilità del brand e la crescita del business in Europa. Gjini and Rowley entrano a far parte di un team di “veterani” dell’ad tech tra i quali Morwenna Beales, ex Rubicon Project, e Scott Menzer, ex AppNexus. Alla guida del team troviamo Mathieu Roche, ex Weborama e Pierre-Antoine Durgeat di Adventori. Le recenti assunzioni sono la conseguenza di una rapida crescita dell’azienda, che dopo solo un anno di attività, collabora già con 30 piattaforme ad tech che usufruiscono della sua infrastruttura di shared ID. ID5 è in grado di identificare 2 miliardi di user al mese e di riconoscere i loro ID su diverse piattaforme in maniera trasparente e conforme alla normativa GDPR. «I publisher faticano a competere con i “walled garden” come Google, Facebook e Amazon, i quali hanno costruito capacità di identificazione esclusive nel corso del tempo, che utilizzano per supportare le loro entrate pubblicitarie - spiega Mathieu Roche, co-fondatore e CEO di ID5 -. L’obiettivo di ID5 è quello di costruire un’infrastruttura di shared ID per migliorare l’efficienza e l’indirizzabilità all’interno della industry. Adam e Valbona collaboreranno con publisher e piattaforme ad tech affinché riescano ad utilizzare al meglio i propri dati. La loro esperienza verrà utilizzata per migliorare l’infrastruttura di ID5 e per supportare lo sviluppo di una ecosistema programmatico aperto». «Nel corso degli anni - aggiunge Adam Rowley, Sales and Business Development Director di ID5 - ho visto publisher, piattaforme e media agency investire in tecnologie di targeting per riuscire a raggiungere i consumatori al momento giusto con il messaggio più opportuno. In realtà molti di loro non sono in grado di identificare i propri clienti quando visitano il loro sito internet o di capire se si tratta di un cliente che ha già visitato il sito in passato. Di conseguenza perdono entrate pubblicitarie a favore dei “walled garden”. Il mio obiettivo è quello di collaborare con publisher e piattaforme ad tech europee per aiutarle a rendere l’identificazione degli utenti più efficace per fare in modo che riescano a guadagnarsi una fetta maggiore di entrate pubblicitarie, affinché possano focalizzarsi sulle loro attività principali: pubblicare contenuti di qualità e fornire dati unici e algoritmi di real time bidding superiori».

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