di Cosimo Vestito

Nasce un consorzio ad-tech per migliorare la trasparenza nel Programmatic

Diverse società dell'industria pubblicitaria, tra cui AppNexus, Facebook, PubMatic e Rubicon Project, si coalizzeranno in un progetto open-source volto a promuovere informazione e standard nella compravendita automatizzata

Nelle prossime settimane, un gruppo di società ad-tech, tra cui AppNexus, Facebook, PubMatic e Rubicon Project, lancerà un’iniziativa open-source che cerca di risolvere le difficoltà derivanti dalla questione della trasparenza nei media programmatici. Le compagnie condivideranno a breve ulteriori dettagli circa il significato di “open-source” e come questo tipo di consorzio lavorerà per eliminare il mistero delle aste “black box”. In teoria, tale entità dovrebbe contribuire a regolare il codice, svelare le meccaniche delle aste, come esattamente vincono i partecipanti, offrire standard universali di implementazione e condividere informazioni sui cosiddetti “cattivi attori”. Michael Barrett, Presidente e Ceo di Rubicon Project, ha dichiarato che “il progetto andrà al cuore delle preoccupazioni relative alle trasparenze e alla lunga e complicata filiera”. Le sfide presentate dalla mancanza di trasparenza nell’ecosistema dei media programmatici sarebbero risultate in un declino della spesa da parte dei marketer aziendali. “I marchi hanno arrestato la loro spesa nel Programmatic nelle ultime due settimane”, ha detto Barrett al Real-Time Daily, “Il giro d’affari non è lo stesso di prima”, il che rende ancora più urgente che gli operatori dell’industria intraprendano misure per diventare più trasparenti, divulgando i costi specifici associati agli acquisti in Programmatic e le informazioni riguardanti viewability, misurazione e altro ancora. L’assunto alla base dell'iniziativa è che esso permetterebbe ai compratori e ai venditori di spazi di comprendere le meccanica dell’asta aperta e il business legato alla associazione delle controparti.

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