Parte col piede giusto Xandr, la neonata unit ad tech di AT&T.
Il fatturato pubblicitario della divisione - che al suo interno comprende anche AppNexus dopo l'acquisizione di quest'ultima da parte di AT&T - è cresciuta del 34% anno su anno. Escluso il business di AppNexus, il dato è comunque in aumento del 22%.
Che AppNexus abbia contribuito e continuerà a contribuire in maniera sensibile al business di Xandr è convinto anche il CFO di AT&T John Stephens, il quale ha dichiarato che la piattaforma, combinata con l'inventory video di AT&T e con altri «significativi spazi pubblicitari», aiuterà a far crescere il business pubblicitario della compagnia. «A lungo termine, se utilizzeremo queste capacità, potremo fornire una enorme flessibilità alla nostra base clienti su tv lineare, DirecTV Now, OTT e trasferirla anche sul mondo wireless e su altre aree», ha aggiunto il manager.
E in effetti, il colosso telco americano ha grandi piani per Xandr. La società punta infatti a combinare i dati dei suoi 170 milioni di abbonati con i contenuti di WarnerMedia (anch’essi un asset di AT&T), generando così più pubblicità targettizzata e in ultima istanza maggiori ricavi adv. In questo disegno, il prossimo passo per Xandr sarà quello di mettere in piedi la propria base di partner, siglando accordi con varie società televisive.