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12/11/2020
di Lorenzo Mosciatti

Monrif chiude i primi nove mesi in perdita e avvia il piano di trasformazione digitale

Andrea Riffeser Monti

Andrea Riffeser Monti

Gruppo Monrif chiude i primi nove mesi dell’anno con ricavi consolidati pari a 106,5 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 128,4 milioni dell’analogo periodo del 2019, e una perdita di 7,8 milioni, in peggioramento rispetto ai 5,2 milioni di un anno fa.

In particolare, i ricavi editoriali, con un giro d’affari di 63,4 milioni, registrano una diminuzione di 5,2 milioni (-7,5%). Aumentano le vendite di copie digitali, il cui valore non è però ancora significativo, registrando un incremento del 15,8% rispetto all’analogo periodo del 2019. I ricavi di prodotti collaterali risultano pari ad 1,2 milioni rispetto agli 1,5 milioni del 30 settembre 2019. 

I ricavi pubblicitari totali, pari a 30,2 milioni, risultano in diminuzione del 14,9%. Nel dettaglio, la raccolta nazionale sui quotidiani del gruppo evidenzia un decremento del 6,5% mentre la locale diminuisce del 19,8%. Tali dati si confrontano con un mercato pubblicitario che in Italia registra una variazione negativa progressiva a settembre del 19,8%, con un decremento del 22,1% nella raccolta nazionale e del 27,9% nella raccolta locale (Osservatorio Stampa FCP - settembre 2020). 


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La raccolta pubblicitaria online, pari a 3,4 milioni (con una quota del 11,5% sul fatturato complessivo), registra, a perimetro omogeneo, un incremento del 5,2%, a fronte di un mercato che diminuisce del 7,1% (fonte FCP Assointernet - settembre 2020);

I ricavi per servizi alberghieri sono stati pari a 3,5 milioni con una riduzione di oltre il 75. I ricavi della stampa conto terzi sono pari a 2,8 milioni, sostanzialmente in linea. Gli altri ricavi, che includono principalmente affitti, ricavi diversi per riaddebiti e sopravvenienze attive, sono pari ad 5,4 milioni, in linea con quanto registrato nel 2019 (5,5 milioni). 

Guardando alla fine dell’anno, segnala Monrif, “i timidi segnali di ripresa nel settore editoriale pubblicitario evidenziati nel terzo trimestre 2020 potrebbero essere vanificati, stante l’aumento significativo di contagi a livello nazionale ed europeo, ed i rischi legati ai futuri sviluppi della pandemia e l’adozione da parte delle autorità governative delle nuove misure di contenimento, a volte anche di impatto significativo, suggeriscono un certo livello di prudenza per le stime dei mesi a venire e ne limitano la visibilità”.

Il consiglio di amministrazione ha quindi preso atto delle linee guida del piano di trasformazione digitale che si sta elaborando e che dovrà portare il Gruppo Monrif, storicamente posizionato tra i leader nel mercato dell’informazione su carta, "alla conquista di una leadership anche in ambito digitale. Il business model da raggiungere sarà di natura ibrida, basato sulle subsctiption e sulla raccolta pubblicitaria. Entrambe le linee di ricavi saranno sviluppate attraverso una strategia user centric: lo sviluppo di strumenti di conoscenza approfondita dei profili dei lettori consentirà di produrre e pubblicare contenuti locali e verticali, sempre più vicini agli interessi dei vari cluster, per i quali esiste una predisposizione al pagamento. D’altra parte, la strategia basata sui dati consentirà di raccogliere pubblicità in modo più evoluto, puntando soprattutto ai branded content, su audience profilate e ad alto valore, che è quello che le aziende fanno attraverso i social. Per raggiungere questa trasformazione il gruppo agirà sui diversi ambiti: contenuti e prodotti editoriali, formazione e organizzazione redazionale, tecnologia, processi di vendita". 

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