16/03/2022
di Alessandra La Rosa

Google si prepara a spegnere Google Universal Analytics: lo stop a luglio 2023

La soluzione sarà sostituita da Google Analytics 4: misurazione omnicanale più completa e maggiori controlli per la privacy

Photo by John.B on Unsplash

Google si prepara a spegnere uno strumento utilizzato da tantissimi operatori del mercato per misurare le performance delle campagne e il traffico dei siti web: Google Universal Analytics. La dismissione del servizio avverrà nel 2023, lo stesso anno in cui Big G eliminerà i cookie terzi sul suo browser Chrome.

In un blog post pubblicato oggi, Big G ha reso noto che Universal Analytics verrà disattivato il 1° luglio 2023, e sarà sostituito dal suo successore Google Analytics 4. A partire da quella data, tutti i siti che utilizzano Universal Analytics standard smetteranno di processare nuovi dati, e dal 1° ottobre 2023 lo stesso succederà per quelli che usano il più recente Universal Analytics 360.


Leggi anche: MIGRAZIONE DA UNIVERSAL ANALYTICS A GOOGLE ANALYTICS 4. WEBRANKING CI SPIEGA COSA FARE PER NON PERDERE DATI


Da allora, Google Analytics 4 sarà la nuova soluzione per il monitoraggio delle attività sui siti.

Perché Google spegnerà Google Universal Analytics

Ma come mai Google ha deciso di spegnere il suo storico prodotto Google Universal Analytics? I motivi sono soprattutto due.

Nel blog post, il colosso di Mountain View fa esplicitamente riferimento alla possibilità, tramite Google Analytics 4, di ottenere una misurazione del customer journey ancora più completa, che spazi tra differenti piattaforme e dia contezza non solo dell’ambiente desktop web ma anche di quello in-app. GA4, in effetti, era nata circa due anni e mezzo fa proprio con l’intenzione di riuscire a unificare in un’unica soluzione le misurazioni su siti e app. In un’epoca in cui il customer journey è sempre più frammentato, questa possibilità diventa fondamentale per avere una valutazione completa del customer journey, che riesca anche a fare a meno dei cookie. “Universal Analytics è stato costruito per una generazione di misurazioni online ancorata al desktop web, a sessioni indipendenti e a dati più facilmente osservabili tramite i cookie. Questa metodologia di misurazioni sta rapidamente diventando obsoleta – spiega Google nel blog post –. Invece, Google Analytics 4 opera su varie piattaforme, non fa esclusivamente affidamento sui cookie e usa modelli di dati basati su eventi per fornire misurazioni centrate sull’utente”.


Leggi anche: GOOGLE, IL GARANTE DELLA PRIVACY FRANCESE: ANALYTICS VIOLA NORME UE SUI DATI


Ma questo non è l’unico motivo. C’è anche un altro fondamentale aspetto: quello della privacy. Recentemente, svariate autorità nazionali per la protezione dei dati in Europa hanno puntato il dito contro Google Analytics, accusando la soluzione di violare il GDPR. Prima è stata l’Austria, poi l’Olanda, la Danimarca e la Francia. Secondo le accuse di queste autorità, soluzioni come Google Analytics non sono conformi al GDPR in quanto consentono che i dati dei cittadini europei siano raccolti, trasferiti e immagazzinati negli USA, dove le leggi non assicurano che vengano adeguatamente protetti come all’interno dei confini europei.

GA4 nasce in un contesto post-GDPR, e anche se Google nel suo blog post non fa riferimento alle recenti accuse mosse dall’Europa, afferma qualcosa che va esplicitamente nella direzione di una maggiore protezione dei dati: “Google Analytics 4 non immagazzinerà più indirizzi IP” ed avrà anche “maggiori controlli completi e granulari per la raccolta e l’utilizzo dei dati”. Soluzioni che “sono necessarie all’interno del panorama internazionale della data privacy, in cui gli utenti si aspettano maggiore protezione della privacy e controllo sui loro dati”.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI