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03/05/2021
di Teresa Nappi

Class Editori chiude il 2020 con ricavi a -19,2%, ma la pubblicità digital cresce del 14%

Sui risultati del gruppo editoriale guidato dall'AD Marco Moroni pesano molto i vari lockdown che hanno interessato diversi momenti dello scorso anno

Marco Moroni, Amministratore Delegato di Class Editori

Marco Moroni, Amministratore Delegato di Class Editori

Class Editori chiude il 2020 con ricavi consolidati totali pari a 64,72 milioni di euro, in diminuzione del 19,2% rispetto al precedente esercizio.


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I costi operativi per la casa editrice guidata dall'AD Marco Moroni, al 31 dicembre 2020, sono stati pari a 64,24 milioni di euro complessivi contro i 73,50 milioni di euro dell’esercizio 2019 (-12,6%). Il margine operativo lordo risulta positivo per 0,48 milioni di euro, rispetto ai 6,61 milioni di euro del 2019.

Il risultato ante imposte dell’esercizio 2020 è stato pari a -17,86 milioni di euro contro i -6,75 milioni di euro del 2019. Il risultato netto di gruppo dopo gli interessi di terzi e le imposte è pari a -20,30 milioni di euro (- 8,25 milioni di euro nel 2019).

La posizione finanziaria netta effettiva della Casa editrice presenta alla data del 31 dicembre 2020 un saldo negativo pari a 78,10 milioni di euro rispetto ai 70,86 milioni al 31 dicembre 2019.

I risultati presentati, specifica la nota di bilancio, sono stati fortemente influenzati dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento realizzate da fine febbraio da parte delle autorità pubbliche, che hanno determinato un andamento molto negativo sull’economia del paese. In particolare, si segnala come i mercati relativi alla GoTV (legata al comparto dei trasporti pubblici) e al settore degli eventi nazionali e internazionali in presenza abbiano registrato un sostanziale azzeramento delle attività sulla base delle disposizioni governative in materia di trasporti e di eventi fieristici.

Nel corso dell’esercizio, la casa editrice ha mantenuto comunque intatta la sua offerta informativa, garantendo un servizio puntuale ai propri spettatori e lettori, svolgendo un ruolo centrale nell’informazione economica e finanziaria e accrescendo il proprio gradimento nell’informazione televisiva con Class CNBC e in quella cartacea e online, con lettorato e traffico digitale in crescita significativa.

I risultati raggiunti da Class Pubblicità

La raccolta di Class Pubblicità, concessionaria del gruppo Class Editori, conferma una performance in linea con il mercato (migliore se si considera la flessione registrata senza includere la stima sui ricavi degli OTT, pari a -15,3%), nonostante il risultato sia comunque negativo e particolarmente penalizzato dai lockdown.


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La GOTV, che fa riferimento al settore dei trasporti pubblici e che rappresentava fino al primo trimestre del 2020 il secondo media dopo i quotidiani, ha infatti subìto la maggior contrazione di fatturato con una perdita di 3,3 milioni di euro.

Al netto della GOTV, la commerciale a perimetro omogeneo ha registrato una crescita del +5% (-12% se si includono i canali Telesia). Sempre a perimetro omogeneo, la commerciale dei quotidiani, ha chiuso l’esercizio con un +6%.

Conteggiando anche la pubblicità di servizio e la GoTV, la concessionaria ha chiuso il 2020 con una flessione dell’11% a perimetro omogeneo.

La flessione della raccolta dei magazine a perimetro omogeneo è del 9%, un dato sensibilmente migliore rispetto al mercato.

Il web, invece, grazie a una crescita del 24% della raccolta in reservation, chiude l’anno con una crescita complessiva del 14% a perimetro omogeneo, grazie a un allargamento del bacino clienti e a un aumento del periodo medio di pianificazione.

Class Cnbc tv, partita in positivo ad inizio anno e penalizzata poi dagli annullamenti di marzo, è riuscita a stabilizzare l’andamento dei mesi successivi, chiudendo il 2020 con un +7% di raccolta.

Il settore Eventi, infine, ha coinvolto 200 tra nuove aziende e clienti storici, raccogliendo circa il 16% della raccolta totale.

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