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19/04/2024
di Teresa Nappi

Burberry porta la “britishness” alla Milano Design Week con la collaborazione di The Fairplay

Il progetto, articolato sulla lead generation, la brand visibility e il drive to store, è stato realizzato dall'agenzia di live emotional engagement di Shibumi Group tra il cuore di Brera e lo store del brand di via Montenapoleone

Alcune immagini dell'attività di Burberry realizzata in occasione della Milano Design Week

Alcune immagini dell'attività di Burberry realizzata in occasione della Milano Design Week

Dal 18 al 20 aprile, l’edizione 2024 della Milano Design Week è anche un po’ “british” grazie a Burberry.

L’attività, realizzata per il brand di abbigliamento di lusso dall’agenzia creativa di live emotional engagement The Fairplay, parte di Shibumi Group, porta l’essenza della britishness all’interno della settimana dedicata al design reinterpretando due elementi iconici della cultura inglese: il british tea e il Pimm’s Punch.

La strategia ha tenuto in considerazione tre punti-chiave: brand visibility, lead generation e drive to store.

L’attività si svolge tra il cuore di Brera, davanti al teatro Strehler, e lo store di Burberry in via Montenapoleone, 12.

Un vero e proprio take over interessa il chiosco di fronte al teatro, con una full domination Burberry: dalle pareti esterne, agli interni, a tutti gli accessori ad esso collegati diventando un vero e proprio Burberry Point a cui si aggiunge una instagrammabile Burberry Bench. Tutte e tre le giornate vedranno prendere vita una tea ceremony in una moderna versione "to go" con tea o coffee cup accompagnata da un pack di tradizionali shortbread.

L’attività avrà poi una sua corrispondenza in store dove verrà servito un aperitivo a base della classica combo londinese Pimm’s Punch e chips.


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In uno dei momenti dell'anno di massimo fermento per Milano, il progetto "fa dialogare l'iconico brand con la città al di fuori dello store” afferma Sarah Fallani, Chief Business Officer di Shibumi Group e Founder di The Fairplay . “Grazie a takeover di questo tipo è possibile dare una nuova forma a uno spazio nato e progettato per ‘altro’, garantendo attivazioni dall’impatto visivo e, soprattutto, social molto forti” ha concluso Fallani.

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