• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
14/12/2021
di Caterina Varpi

Osservatorio UNA sulle aziende della comunicazione: vale 15 miliardi di euro la produzione nel 2020

Il mercato conta 26.000 addetti dove però il gender gap si fa sentire e la digitalizzazione è ancora un processo in crescita: è quanto emerge dalla ricerca condotta da UNA con l'Università di Pavia

  • 2 di 8

L’industry della comunicazione in Italia: la produzione nel 2020 vale 15 miliardi di euro

Il lavoro di ricerca ha portato alla luce una nuova fotografia del mercato della comunicazione in Italia con circa 10.598 imprese totali. Questo gruppo di imprese produce un totale della produzione complessivo del tutto rilevante nel 2020 di circa 15 miliardi di euro, occupando 26.000 individui.

La stragrande maggioranza delle imprese ha piccole (da 3 a 5 dipendenti oltre il 40%) o piccolissime dimensioni (meno di 3 dipendenti quasi il 45%). I soggetti di medie e grandi dimensioni (più di 50 dipendenti) rappresentano poco meno dell’1% anche se queste ultime producono oltre la metà (57%) del fatturato complessivo del comparto.

Nel gruppo di imprese rilevate la stratificazione per sotto-settori appare tutto sommato stabile negli ultimi tre anni con una importante prevalenza di imprese che possono essere generalmente classificate nel sottosettore ADV.

Anche l’area delle Relazioni Pubbliche appare essere meno specializzata delle altre prese in esame e l’analisi semantica dei servizi offerti nelle descrizioni qualitative va dal pressoffice alla consulenza strategica.

Per definizione i grandi Media Center, che rappresentano una proporzione minoritaria in termini numerici ma che assorbono una quota molto rilevante del totale della produzione complessiva, offrono profilo di offerta ovviamente generalista che assegna loro compiti di mediazione e organizzazione generale della relazione con la domanda complessiva di comunicazione. Molto più verticali gli altri sotto-settori.

Se si guarda alla collocazione delle imprese sul territorio appare evidente che le aziende di comunicazione sono concentrate in alcuni poli e fra questi quello lombardo, molto Milano-centrico, rappresenta certamente quello più rilevante con oltre il 47% delle imprese insediate. Seguono il polo romano (11%), quello dell’area torinese (8%) e quello veneto (5%).

In particolare, i Centri Media sono particolarmente concentrati in Lombardia (67%), mentre il settore delle PR appare diviso fra l’area milanese, che presenta comunque la maggioranza relativa (47%), e quello romano (22%).

Appare interessante la sotto-rappresentazione sistematica del comparto nel suo complesso in alcune regioni, in particolare quelle del Sud con l’eccezione pugliese (che comunque si attesta su un non irrilevante 4%).

Il mercato del lavoro delle aziende di comunicazione appare più femminilizzato della media nazionale e, secondo i dati delle imprese considerate, la proporzione di donne sul totale scende poco al di sopra della metà della forza lavoro nel 2020 (54,6%) a fronte di una presenza femminile secondo i dati ISTAT del 42%.

scopri altri contenuti su
  • 2 di 8

ARTICOLI CORRELATI