Pubblicità, il semestre chiude in negativo: -1,3% secondo Nielsen
Il -20% registrato dalla TV a giugno, che sconta l'assenza di grandi eventi sportivi, porta il mercato al segno meno. E senza Google e Facebook, il confronto con il 2018 recita -5,7%
L'estate senza eventi sportivi di massa, l'economia che ristagna e l'incertezza politica frenano le dinamiche del mercato pubblicitario italiano, che vira verso il segno meno: secondo i calcoli di Nielsen, il mese di giugno si è chiuso a -6,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, portando la raccolta nel primo semestre in negativo (-1,3%). Un risultato che viene reso più severo se dalle stime si scorporano i big internazionali del digitale come Facebook e Google. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio – giugno si attesta infatti a -5,7%. “Al di là delle dinamiche congiunturali note e proprie del mercato pubblicitario in un periodo che si confronta con un mese di giugno 2018 fortemente condizionato dall’impatto positivo dei Mondiali di Calcio, è necessario tenere in considerazione il quadro economico in cui le aziende stanno operando in Italia” spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “E’ recente la stima flash dell’Istat che conferma la stagnazione in cui si muove il Paese da ormai 5 trimestri e la “crescita zero” tendenziale dell’ultimo trimestre dell’anno: tutto questo in un più ampio contesto dove anche l’Eurozona rallenta la crescita e l’inflazione diminuisce. Si tratta quindi di dati non confortanti per le aziende che devono effettuare le proprie scelte di investimento in uno scenario incerto, anche dal punto di vista politico” - conclude Dal Sasso.